

The Horde

Nella banlieue parigina, quattro poliziotti corrotti decidono di vendicare un amico assassinato da terribili delinquenti che si rinchiudono in un edificio popolare abbandonato. Appena giunti sul posto, la vendetta personale dei poliziotti si trasforma in un incubo. Intrappolati dal nemico, si aspettano di venire uccisi da un momento all'altro, quando accade l'impensabile: orde di creature sanguinarie assediano il palazzo e li attaccano con rara violenza. Rifugiati sul tetto, i sopravvissuti scoprono sbigottiti che il mondo è piombato nel caos. Centinaia di cadaveri formano una massa informe nelle strade che si estende fino all'orizzonte, rivelando una capitale incendiata. Soli e feriti, nutriti da un odio reciproco, poliziotti e malviventi non hanno altra scelta che unire le forze e tentare di sopravvivere. Li attendono 13 esigui piani devastati. 13 piani invasi da creature voraci! Ma la minaccia più grave non è quella che si crede..

di Adriano Ercolani
Diretto a quattro mani da Yannick Dahan e Benjamin Rocher e presentato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia 2009, "The Horde"
è un grandguignolesco zombie-movie francese. La trama è semplicissima,
quasi pretestuosa, ma serve per inquadrare le piscologie dei personaggi
in maniera piuttosto funzionale. Per vendicarsi dell'assassinio di un
loro collega, un gruppo di poliziotti irrompe in un vecchio e decadente
palazzo di periferia per sterminare il gruppo di spacciatori reo del
crimine. Durante la resa dei conti però sia i malviventi che i tutori
dell'ordine si accorgono che a Parigi sta succedendo qualcosa di
catastrofico: ben presto dovranno unire le loro forze per fronteggiare
un'orda di zombie sanguinari che li intrappolano nell'edificio.
L'idea di base di "La Horde" non è molto dissimile da un altro film presentato a Venezia anni fa, l'ormai famigerato "[REC]" di Jaume Balaguero' e Paco Plaza:
in un'unità di luogo specifica - in questo caso un grattacielo
fatiscente - si consuma la solita battaglia per la sopravvivenza. Dove
però il film spagnolo giocava sull'attesa e sulla tensione, i due
registi francesi preferiscono puntare sull'effetto più smaccato,
costruendo un puzzle visivo e sonoro carico di cinema adrenalinico.
La pellicola non si presenta dunque come particolarmente originale, ma si capisce fin dalle primissime scene che è dotato
di una sua coerenza estetica interna ed azzecca poi almeno un paio di
scene che a livello puramente visivo funzionano molto bene.
"The Horde"
poi possiede un nichilismo crudo in alcune caratterizzazioni che le
rende abbastanza efficaci quando si tratta di sparare, menare i pugni e
pronunciare battutacce ad effetto. Dove invece il film funziona meno è
quando vuole stemperare i toni, con l'inserimento di una figura più
comica che appare tropo caricaturale se inserita in un contesto "forte"
come quello costruito da Dahan e Rocher. Organizzato secondo un discreto crescendo narrativo, il film nella seconda parte sfiora in alcuni momenti lo splatter più forzato, senza però risultare mai eccessivamente caricato.
Insomma, affrontando questo lungometraggio come degno prodotto di
genere da gustare tutto d'un fiato, il divertimento è abbastanza
garantito e soprattutto non troppo dozzinale.