Speed Racer

Speed Racer - Locandina

Basato sulla popolarissima serie animata giapponese degli anni '60, Speed Racer è la storia, riadattata in chiave live-action, dello spericolato Go alla guida della Match 5, una macchina da corsa progettata dal padre, piena di trucchi e gadget elettronici. Alla regia i gli autori di "Matrix" i fratelli Wachowski.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Speed Racer
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
USCITA CINEMA
09/05/2008
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2008
Ecco arrivare sugli schermi di tutto il mondo il nuovo, attesissimo lavoro dei fratelli Wachowski, tornati dietro la macchina da presa dopo aver portato a termine l'ormai mitica trilogia di “Matrix” (id., 1999).

Di fronte ad un'attesa così spasmodica, ed alla grande copertura mediatica che riceverà, “Speed Racer” è un lungometraggio che tutto sommato non delude le aspettative, anche di chi come noi non si aspettava un gran ché considerando i precedenti film dei Wachowski abbastanza sopravvalutati.
Come al solito i fratelli di Chicago mettono molta, troppa carne al fuoco, e nella prima ora il film risente di lungaggini che lo appesantiscono e scorre impacciato, nonostante le solite trovate visive che impreziosiscono lo schermo; tutta la presentazione del protagonista Speed da bambino ed alcune sequenze di setting dei personaggi antagonisti risultano eccessivamente dilatate, ed alla fine la pellicola nella prima parte stenta a decollare.

Molto meglio invece la seconda, dove il ritmo forsennato dell'azione sale vertiginosamente e la storia viene indirizzata verso un finale assolutamente coinvolgente, che imprigiona lo spettatore in un vortice audiovisivo di indubbia efficacia. Per quanto riguarda la direzione degli attori, a convincere maggiormente è l'impiego sapiente di caratteristi che fanno da supporto: su tutti un ritrovato John Goodman che sprigiona ancora una volta alla sua strabordante ed innata simpatia, ritagliandosi almeno una scena di lotta in cui sembra fare il verso al “nostro” Bud Spencer.

Non particolarmente ispirato è sembrato l'attore principale Emile Hirsch – dopo averlo ammirato in “Into the Wild” (id., 2007) era difficile che si ripetesse in un'operazione più “costruita” come questa – mentre una notevole presenza fisica è assicurata da Matthew Fox, che dopo essere esploso con la serie TV “Lost” (id., 2004) si sta confermando come un attore dalle potenzialità piuttosto importanti.

Il pregio più importante di “Speed Racer” rimane però la sua estetica peculiare, che rappresenta alla perfezione la capacità dei Wachowski di riuscire a far entrare lo spettatore ogni volta in un universo estetico da loro costruito e coerente, ingegnoso, pieno di trovate visive anche se non originali comunque coinvolgenti.

Dopo “Matrix” l'ideazione e la realizzazione di “Speed Racer” sembra essere una scelta programmatica, una specie di “controcanto” per non prendersi troppo sul serio ma offrire al loro pubblico uno spettacolo di primissimo ordine e di grande impatto visivo. Sotto questo punto di vista questo lungometraggio è decisamente riuscito, e conferma la qualità cinematografica di questi due cineasti senza cadere nella pretenziosità che forse li aveva accompagnati con la trilogia di “Matrix”.