Remember Me
Tyler è un giovane che vive a New York ed ha un difficile legame con suo padre sin da quando la morte del fratello ha distrutto l'intera famiglia. Tyler pensava che nessuno potesse capire la sua situazione, finché grazie a uno strano scherzo del destino non incontra Ally, orfana di madre. L'amore era l'ultima cosa che sarebbe passata per la loro testa, ma lentamente Tyler ed Ally s'innamorano, e questo sentimento permette ai due di muovere i primi e incerti passi per uscire dalla sofferenza. Attraverso il loro amore, Tyler scoprirà la felicità e il significato della propria vita. Presto, tuttavia, verranno rivelati alcuni segreti, e le circostanze che li avevano fatti incontrare lentamente li allontaneranno...
di Pierpaolo Festa
L'ultima volta l'abbiamo visto con la pelle molto chiara pronto a
salvare la sua Bella
dai Volturi. Adesso il ventitreenne Robert Pattinson si è preso una piccola pausa, mettendo da parte i canini finti e le
lenti a contatto colorate per cucirsi addosso il ruolo di un giovane
ribelle dal cuore troppo grande. Allontanandosi dai non-morti, l'attore
interpreta e produce “Remember Me”, dramma
sentimentale in cui ha il ruolo di Tyler, un personaggio fin
troppo umano da risultare poco credibile. Anche lui, come Edward
Cullen, è un solitario sofferente e romantico che non resiste ad
innamorarsi di una ragazza più complicata di lui, un angelo dalle ali
spezzate che sarà pronto ad accudire.
Il film diretto da Allen Coulter, già regista di “Hollywoodland” (che
valse a Ben
Affleck la Coppa Volpi a Venezia) soddisferà i fan della “Twilight Saga”
e potrebbe perfino essere apprezzato da chi ha giurato di non vedere
mai quei film. Perché? Merito soprattutto del cast di supporto composto
da Pierce
Brosnan (sempre legnoso ma efficace nei pochi momenti in
cui riesce a sciogliersi), Lena
Olin (anno dopo anno meno presente sul grande schermo) e
un impeccabile Chris
Cooper (già premio Oscar per “Il ladro di orchidee”
e memorabile padre fuori di testa in “American Beauty”).
Robert Pattinson, Emilie de Ravin e Pierce Brosnan in
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Il setting è quello di una New York che da tempo non si vedeva così cupa
e sporca, e la messa in scena indie contribuisce ad aumentare il
fascino della storia. Ed è così che il film tiene il ritmo per gran
parte del tempo. Il protagonista ce la mette tutta per dimostrare che
questo è il suo ruolo, ma il più delle volte lo vediamo in preda a
“recitazione al rallenti”: in diverse sequenze eccolo esprimersi e
muoversi con qualche secondo di troppo, una scelta registica per
accentuare la malinconia del personaggio, ma che alle lunghe può anche
risultare fastidiosa. Meglio Emilie de Ravin,
più a suo agio col ruolo di una ragazza che è stata travolta dalle
tenebre ma che è riuscita a rimanere pura. Coulter piazza lo spettatore
davanti alle famiglie dei due protagonisti e le dinamiche tra padri e
figli sono il tema più interessante di questo film, messe in scena con
buone soluzioni di sceneggiatura per entrambi i protagonisti. Detto
questo, non rimane molto, perché siamo davanti all'ennesimo dramma
sentimentale con un colpo basso di troppo.
Eh.. già perché rivelare il finale di “Remember
Me” sarebbe come se qualcuno vi raccontasse l'ultima
sequenza de “Il sesto senso” – e
dunque noi non lo faremo – ma ci limitiamo a dire che gli ultimi cinque
minuti della pellicola sembrano appiccicati al film con la supercolla.
Una scelta last minute che definire inutile è un eufemismo e
che lascia a chi sta a guardare una sensazione di essere stato preso in
giro. Forse certe tematiche possono riuscire ad intenerire i cuori
d'oltreoceano, ma si poteva benissimo evitare questo risvolto
d'attualità del film. Un vero colpo basso, uno di quelli più fastidiosi
visti ultimamente nelle sale.