

Mia moglie per finta

Per anni Patrick ha finto di essere sposato per non impegnarsi con le donne. Un giorno finalmente incontra la ragazza dei suoi sogni e si toglie la fede ma quando lei nota il segno dell'abbronzatura che gli è rimasto sul dito vuole incotrare l'ex moglie prima di andare avanti nella relazione. Chi lo conosce meglio della sua assistente personale Katherine per impersonare il ruolo di moglie?

Un uomo che per portarsi a letto donne belle e con poco cervello non ha
altro da fare che mettersi al dito una fede e conquistarle interpretando
il ruolo di marito tradito o maltrattato da una moglie senza cuore. Questa è la premessa del nuovo film della scuderia Sandler (uno dei re
della commedia americana che torna a lavorare per l'ennesima volta con
il regista Dennis Dugan),
un concetto che viene elasticizzato per creare un film di due ore
che si rivela essere una quasi insostenibile serie di gag che si
ripetono fino alla noia.
Ci prova Jennifer Aniston a frenare il solito repertorio di Sandler: nel ruolo dell'amica che
forse potrebbe diventare la compagna perfetta, l'attrice di “Friends” libera la sua simpatia, riuscendo a offrire i momenti più vivaci di questa stanca commedia.
Alla mezz'ora i realizzatori vengono colpiti inevitabilmente dalla
mancanza di idee e scelgono dunque di spostare la scena alle Hawaii,
alzando il tiro della volgarità, quasi come se assistessimo a uno di
quei tanti film italiani con De Sica & Co. A sorpresa però, arriva Nicole Kidman che si libera del suo marchio di fabbrica di attrice specializzata in
parti struggenti, pronta a lasciarsi andare al ruolo della bitch di turno – un personaggio minore a cui però viene affidato una delle
scene memorabili del film: il duello di danza con la protagonista.
Un tempo molto abile ad assemblare spassose commedie, Sandler ha adesso
bisogno di un restyling; la sua formula di far finta di essere
politicamente scorretto per poi non vedere l'ora di rifugiarsi nei buoni
sentimenti risulta ormai fuori sincronia con le potenzialità comiche
del mitico Frat Pack di comici americani. Ci auguriamo comunque
che l'attore continui a mettere alla prova la sua versatilità
scegliendo anche ruoli più seri come già visto in “Ubriaco d'amore”, “Reign Over Me” e nell'ottimo “Funny People”.