Final Destination 5

Final Destination 5 - Locandina

In questo quinto episodio, la morte è onnipresente come sempre e si scatena dopo la premonizione di un uomo capace di salvare un gruppo di colleghi dal terribile crollo di un ponte. Ma questo gruppo di anime ignare non sarebbe mai dovuto sopravvivere e, in una corsa terrificante contro il tempo, lo sfortunato gruppo di persone cercherà freneticamente di scoprire un modo per sfuggire alla sinistra agenda della Morte.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Final Destination 5
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
DISTRIBUZIONE
Warner Bros
DURATA
92 min.
USCITA CINEMA
07/10/2011
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2011

Scampati al crollo di un ponte grazie alla “visione” del giovane Sam (Nicholas D'Agosto), un gruppo di ragazzi si trova a dover fronteggiare ancora una volta la Morte, che non ama essere ingannata. Uno a uno i sopravvissuti alla catastrofe cominceranno a morire nei modi più strani e accidentali. A tentare di fermare la catena di tragici e ineluttabili incidenti proprio Sam, desideroso più di tutto di mettere in salvo la sua amata Molly (Emma Bell).

Una volta messo in moto il solito funzionale meccanismo narrativo che ha retto tutti i film della serie, anche “Final Destination 5” non si discosta di molto da quanto proposto in precedenza dagli altri capitoli. In più l'esordio alla regia di Steven Quale risente di quello che in questi ultimi anni oseremmo chiamare “Effetto Saw: un surplus di gore e truculenza che nell'originale erano stati accantonati in favore della tensione e di una sana inventiva. Ormai conta più godersi lo splatter e assistere a come cadranno le vittime designate piuttosto che un adeguato crescendo drammatico: in questo modo la sceneggiatura viene ridotta a una serie di scene tra loro quasi non concatenate, che propongono sequenze ad effetto, magari anche divertenti per gli appassionati del genere, ma che messe insieme non costruiscono una storia. E come infatti succede, la trama che funge da collante per gli avvenimenti di “Final Destination 5” è eccessivamente pretestuosa soprattutto nella parte centrale. Comunque, appare sempre più scontato che l'horror debba essere aggiornato ai gusti e alla moda del momento, i quali esigono sangue e violenza notevolmente più esplicite di qualche tempo fa.

Precisato dunque che anche questo film ripropone un tipo di produzione e di cinema già ampiamente visti nei precedenti, c'è anche da dire che alcune soluzioni visive sono però piuttosto riuscite: prima di tutto i bei titoli di testa, virilmente sottolineati dalla musica vibrante dello specialista in film adrenalinici Bryan Tyler. Anche la prima sequenza del crollo del ponte ha un impatto visivo decisamente forte, anche se in un paio di momenti sfocia nell'abuso di effettacci sanguinolenti. Dopo la serie di morti che decima il gruppo di giovani protagonisti – tra cui segnaliamo la “nuova stellina” dell'horror Emma Bell, già vista in “Frozen” – anche il finale è sorprendente seppur pieno di incongruenze, e chiude in crescendo un film creato e confezionato secondo le regole codificate del franchise. All'interno di un prodotto quindi poco innovativo si possono comunque scorgere dei guizzi di discreto cinema, che però non comunicano mai la voglia di rischiare veramente rinfrescando le idee (ab)usate in precedenza.

di Adriano Ercolani