Daybreakers - L'ultimo vampiro
Nell'anno 2017, un'epidemia, provocata da un misterioso virus, ha trasformato gran parte del genere umano in vampiri. Quando il sangue comincia a scarseggiare, la razza dominante deve tentare di sopravvivere cercando nuovi mezzi di approvvigionamento .
di Alessandro De Simone
Il mito del vampiro mai come in questo periodo ha conosciuto una nuova
giovinezza e, per una razza che ha delle oggettive difficoltà a
invecchiare, si tratta di un valore aggiunto da non sottovalutare. Dalla
televisione alla letteratura, con le librerie invase dall'eterna sete
di sangue, fino agli schermi cinematografici, il fenomeno sta diventando
quasi più sociale che culturale. Tralasciando gli scoop beceri come
l'adolescente che si fa allungare i canini per essere “molto Emo”,
riflettere sul perché questa figura da associare più a dolenti eroi
romantici ed esistenzialisti piuttosti che scene ultra-gore di
cinematografica memoria sarebbe molto interessante, ma per ora
divertiamoci a parlare di questo prodotto australiano con ambizioni
stilose e divertenti derive trash in cui i succhiasangue devono
fronteggiare problemi piuttosto importanti.
In "Daybreakers - L'ultimo vampiro", infatti, i
vampiri sono ormai la maggioranza della popolazione e gli umani usati
come riserva alimentare. Quando questa prelibatezza inizia a
scarseggiare, la multinazionale che controlla il mercato del sangue
mette al lavoro i suoi migliori biologi per trovare un efficace
surrogato del prezioso nettare e risolvere una volta per tutto il
problema della fame nel mondo. Ma la soluzione tarda ad arrivare e la
situazione precipita, finché Edward Dalton, scienziato a capo
della ricerca e vampiro stanco di non essere più umano, non fa
un'incredibile scoperta, ovviamente molto pericolosa per l'ordine
costituito...
Willem Dafoe
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Diretto con evidenti intenti autoriali dai teutonici Spierig
Brothers, artisticamente trapiantati Down Under, "Daybreakers"
è un prodotto con ambizioni ben più elevate del risultato finale, ma
prendendolo per quello che alla fine risulta essere, questo
action-horror con risvolti politici e sociali è un film che si lascia
guardare, nonostante le frequenti cadute di ritmo, dovute a un
montaggio non sempre efficace e a una regia che si preoccupa spesso più
dell'effetto fashion che del linguaggio cinematografico. La coppia
protagonista Ethan
Hawke e Willem Dafoe ha le stesse
preoccupazioni alimentari dei personaggi che interpretano, così come Sam Neill nei panni del villain di lusso, ma svolgono il loro compito
con la dovuta professionalità com'è giusto che sia.
Ethan Hawke
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"Daybreakers -
L'ultimo vampiro" non resterà certamente negli annali, ma
se dovessimo stilare una classifica dei film vampireschi degli ultimi
anni, sarebbe al momento almeno terz'ultimo con la possibilità di
scalare altre tre posizioni. A buon intenditore...