Sidney Lumet

Sidney fin da piccolo si sente attratto dal mondo dello spettacolo e specialmente dal teatro. Dopo il debutto a quattro anni all'Yiddish Art Theatre di New York, studia alla Professional Children's School e partecipa in veste di attore a molti spettacoli di Broadway. Da grande continua a inseguire il suo sogno iscrivendosi all'Actors' Studio. Debutta sul grande schermo nel 1939, in un film di propaganda bellica, "Quartiere maledetto", diretto da Dudley Murphy e interpretato da Sylvia Sidney. Dopo gli anni della guerra, Sidney inizia ad avvicinarsi all'universo della produzione e dirige alcuni spettacoli teatrali. Gli anni Cinquanta lo vedono approdare alla televisione, per la quale realizza serie televisive che rimarranno famose come "Studio One" (1948) e "Danger" (1950). La sua prima regia cinematografica è del 1957, "La parola ai giurati", in cui Henry Fonda, che produce il film, si mette nelle sue mani anche come attore. Lo stile di Lumet si distingue sin da subito, pur nei suoi risultati altalenanti, per l'impegno civile, per la critica della violenza e della corruzione della giustizia e della polizia americana. Durante la sua carriera riceve altre tre candidature agli Oscar per "Quel pomeriggio di un giorno da cani" (1976), "Quinto potere" (1977) e "Il verdetto" (1983) e realizza film che fanno storia e restano nell'immaginario del pubblico come "Serpico" (1973). Nel 2005 l'Academy Award gli ha conferito l'Oscar alla carriera e nello stesso periodo ha realizzato la pellicola "Find Me Guilty" (2005). Ultimamente ha girato il thriller "Before the Devil Knows You're Dead" (2007), presentato alla II^ Edizione della Festa del Cinema di Roma. Muore nella sua New York il 9 aprile del 2001.