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Ousmane Sembene

DATA DI NASCITA: 01/01/1923
LUOGO DI NASCITA: Ziguenchor, Casamance, Senegal
DATA DI MORTE:
Sembène nasce nel 1923 a Ziguinchor, nella regione della Casamance, in Senegal, da una famiglia modesta di pescatori. Non conclude gli studi e, dopo essere stato arruolato tra i fucilieri senegalesi nell'esercito coloniale durante la seconda guerra mondiale, compie svariati lavori: muratore, meccanico, scaricatore al porto di Marsiglia. Negli anni cinquanta si dedica alla letteratura, scrive il primo romanzo nel 1956: 'Le Docker noir' (Lo scaricatore nero), romanzo autobiografico che racconta l'esperienza dei lavoratori africani all'estero. A questo seguono molti altri libri finchè tra il 1962 e il 1963 si dedica al cinema, sua passione fin dall'infanzia. Frequenta la scuola di cinema di Mosca, presso gli studi Gorky, sotto l'ala di Marc Donskoï e, poi, si dà alla regia. Debutta nel 1962 con "Borom Sarret" (Il Carrettiere), primo film di un regista africano girato in Africa, premiato con il "Premio Opera Prima" al Festival di Tours che narra la triste giornata di un carrettiere, al lavoro per le vie di Dakar. Il 1966 è l'anno del primo lungometraggio di Sembène e della cinematografia africana con "La Noire de...", che ha vinto il "Premio Jean Vigo", l'"Antilope d'Argento" al Festival delle Arti Negre di Dakar e il "Tanit d'Oro" alle Giornate Cinematografiche di Cartagine. Due anni dopo, nel 1964, dirige "Mandabi" (Il Vaglia), vincitore di una "Menzione" e del "Premio Internazionale della Critica" alla Biennale di Venezia e del "Premio dei Cineasti Sovietici" al Festival di Tachkent, sulle peripezie di un uomo che riceve un vaglia dal nipote, ma non può ritirarlo, perché privo di carta d'identità. Nel 1971 realizza "Emitai" ('Dio del tuono') che ha ottenuto la "Medaglia d'Argento" al Festival del Cinema di Mosca. Nel 1975 trae un film dal suo romanzo: "L'impotenza sessuale temporanea", storia di un uomo arricchitosi vendendo i terreni un tempo di dominio pubblico, che si sposa per la terza volta con una giovane donna, ma è colpito dalla xala, una forma d'impotenza temporanea e guarirà solamente dopo un rito espiatorio: verrà coperto di sputi da quella povera gente di cui s'è preso gioco. Nel 1977 porta a termine "Ceddo" e dieci anni dopo realizza "Camp de Thiaroye" (1987), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del "Gran Premio Speciale della Giuria", del "Premio Unicef", del "Premio Rivista Cinema Nuovo" e del "Premio Speciale Ciack d'Oro". Nel 2000 gira "Faat-Kiné", e ultimamente ha realizzato la pellicola "Moolaade'" (2004) presentato in concorso al 57mo Festival di Cannes. Sembene muore il 9 giugno 2007 nella sua casa di Dakar all'età di 84 anni.