
Zoe Kravitz: "Da ragazzina ero nerd nonostante papà"
Zoe Kravitz: video-intervista alla star di Dope e Mad Max
"Blockbuster e film indipendenti? Mi piace pensare che entrambi abbiano cuore" - rivela Zoe Kravitz, attrice ventiseienne che incontriamo in occasione di Dope, film che ha chiuso la Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes.
Un film che strizza l'occhio a Fa' la cosa giusta per come racconta il ghetto afro-americano della metropoli: quello era ambientato a New York, questo invece si svolge nella "giungla" di Los Angeles. La differenza sta nel tono, dove Spike Lee era furioso nel descrivere lo scontro tra razze, qui il regista Rick Famuyiwa si affida a un mix perfetto di dramma e humour con picchi di violenza. La Kravitz è un po' l'angelo salvatore del protagonista: "Come lui anche io ero una nerd da studentessa - ci racconta - Studiavo teatro e recitavo nei musical, non facevo certo parte dei ragazzi tosti!".
A proposito della rabbia dei giovani raccontata nel film, l'attrice continua: "Anche io ero un po' così. C'è una specie di sensazione di impotenza che sentiamo da giovani, è quella che fa scattare la rabbia. Da adulto invece impari che ce la puoi fare".
Inevitabile chiederle di papà Lenny: "Vado ai suoi concerti e lui mi chiede cosa penso. Sono sempre ottimi show, qualche piccola cosa a volte non va: può essere che la sezione fiati non si sia fatta sentire abbastanza, a volte è un'altra cosa. O forse è perfino il pubblico a essere strano. E' sempre diverso. Lui, però, ce la mette sempre tutta, al 100%".
Dope sarà distribuito in Italia dalla Warner Bros.
Per l'intera copertura del Festival di Cannes 2015, vi rimandiamo al nostro SPECIALE.