
Annaud racconta: "Così lavoro sul set con orsi, tigri e lupi"
Pierpaolo Festa
Annaud racconta: "Così lavoro sul set con orsi, tigri e lupi"
Orsi, tigri, e adesso lupi. Jean-Jacques Annaud torna alla sua missione cinematografica animalista avvicinando la macchina da presa a creature sulla carta poco amichevoli, ma in grado di emozionare chi sta a guardare. Succede ne L'ultimo lupo, la storia di un giovane studente cinese in viaggio in Mongolia che trova un cucciolo di lupo e decide di addomesticarlo. Si affezionerà al suo nuovo amico e sarà pronto a tutto pur di combattere la decisione del governo di eliminare tutti i lupi della regione.
Il regista de Il nome della rosa e Sette anni in Tibet rivela a Film.it come è riuscito a scatenare emozioni raccontando i lupi: "E' un lavoro duro! I lupi hanno una reputazione terribile perché sono pericolosi. Sono stati nemici dell'uomo sin dall'inizio dei tempi, perché sono molto furbi. Non li vedi non li senti e ti attaccano. E vincono!". E dice anche: "Questo lupo qui è diventato mio amico quando nessuno della troupe osava avvicinarsi a lui [...] Forse avrà visto i miei film, forse gli è piaciuto L'amante!".
L'ultimo lupo è distribuito nei cinema da Notorious Pictures.
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L'ultimo lupo - La nostra recensione
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