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Videointervista al regista di The Front Runner, Hugh Jackman è perfetto anche senza nomination all'Oscar 

Jason Reitman presenta il biopic sul senatore Gary Hart, uno dei ruoli più difficili che l'attore australiano abbia mai interpretato

22.02.2019 - Autore: servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile


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The Front Runner è uno degli esclusi alla corsa agli Oscar del 2019 e ciononostante il film aveva tutte le carte in regola per competere insieme agli altri campioni dell'Academy. A cominciare dall'interpretazione di Hugh Jackman, mai visto in un ruolo come questo in tutta la sua carriera. Il ruolo in questione è quello del senatore Gary Hart, punta di diamante dei democratici USA a metà degli anni Ottanta. L'uomo in prima linea che il partito avrebbe scatenato contro Bush padre nella corsa alla Casa Bianca. Una corsa interrotta bruscamente prima della linea di arrivo, quando nel 1988 Hart fu costretto a ritirarsi travolto dallo scandalo di una sua relazione extra-coniugale.

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Jackman si affida al regista Jason Reitman che in passato ha diretto star del calibro di George Clooney (in Tra le nuvole) e Charlize Theron stravolgendo la loro immagine in film eccellenti come Tra le nuvole e Tully. "Hugh Jackman ha dovuto chiudersi a riccio - ci racconta Reitman nella videointervista che vi mostriamo in alto - Lui è un attore molto sincero e aperto. Uno che mostra la sua eleganza, le sue passioni. Si apre al pubblico e lo accoglie. Ed è così anche nella vita: entra in una stanza e lo noti subito. Attira tutte le tue energie. Questa volta dove chiudersi per recitare il ruolo. Ed è stata una cosa molto difficile: la sfida di interpretare qualcuno che vuoi comprendere fino in fondo quando lui invece ti tiene a distanza". 

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Come verrebbe accolto oggi un personaggio come Gary Hart? O forse la domanda più giusta è: in quanto tempo, una volta scoperta la sua infedeltà coniugale, lo crocifiggerebbero in diretta TV usando il termine "predatore"? Risponde Reitman: "Questa è la questione. Possiamo pensarla così oppure pensare che un uomo che ha una relazione extra-coniugale è solo un puntino all'orizzonte considerate invece le azioni compiute dal nostro attuale Presidente degli Stati Uniti. Bisogna capire come considerare la cosa: è una notizia oppure è 'entertainment'? Si tratta di un vero giudizio sulla personalità di un uomo oppure si tratta dello stesso intrattenimento che proviamo quando guardiamo una puntata di Game of Thrones? Credo che il 1987 offra l'opportunità di riflettere su questo, perché è un momento in cui vediamo un uomo veramente "presidenziale". Uno con grandi idee. Un tipo veramente sveglio... ma anche lui è umano e commette errori. Attraverso i suoi errori forse possiamo iniziare una conversazione su ciò che dovrebbe veramente importare a noi elettori". 

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