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Videointervista a Tom Cruise: “Codardo sullo schermo, coraggioso nella vita”

Film.it sul red carpet con la superstar in occasione della prima mondiale di Edge of Tomorrow – Senza domani

29.05.2014 - Autore: Pierpaolo Festa,
La sveglia telefonica ordinata una manciata di ore prima presso la reception di un hotel di Mayfair suona all'impazzata. Sull'orologio c'è scritto 4.30. Fuori dalla finestra comincia a esserci un po' di luce. Da lì a poco ci ritroviamo per strada all'interno di un autobus in compagnia di una dozzina di giornalisti che parlano tutte le lingue del mondo. Su uno dei finestrini del lato sinistro viene incasellato perfettamente l'intero blocco di Westminster, con il Big Ben ancora illuminato dalle luci che hanno vegliato durante la notte. L'aria è umida e la puntualissima pioggia londinese arriva nella sua forma più fastidiosa, quella pungente.  
 
La City ospita il red carpet di Edge of Tomorrow – Senza domani, primo dei tre previsti nell'arco di ventiquattro ore. Nel caso londinese si tratta forse della première più anticipata della storia. Perfino ai Festival, in fondo, aspettano almeno le 8.30 del mattino per mostrare un film. All'Imax di Londra invece le star si presentano alle 7 in punto, rilasciando interviste mentre sorseggiano il caffé e prendono la colazione sul tappeto rosso. È un giorno importante per la Warner Bros. che per lanciare il nuovo film costato 178 milioni di dollari (più altri 100 di promozione secondo l'Hollywood Reporter) si affida a una manovra estrema, una di quelle che solo un uomo può inventare. Perché solo Tom Cruise è capace di reggerla. 

QUI IL NOSTRO SERVIZIO: VIDEO DAL RED CARPET E INTERVISTA A TOM CRUISE
 
Tre tappe, un oceano da attraversare e quasi mezzo chilometro di red carpet complessivo. Una trentina di giornalisti a tappa, almeno due domande per ciascuno e ovviamente pioggia di flash con un migliaio di foto per tappeto rosso. Si parte da Londra al mattino, ci si assicura di essere a Parigi per pranzo e si chiude in serata direttamente nel cuore della Grande Mela con la terza première newyorchese. Film.it viene invitato sul red carpet londinese dove ci mettiamo poco a capire che Tom Cruise è una macchina da guerra, forse anche di più rispetto ai ruoli che interpreta sullo schermo. L'attore è uno che di mestiere fa la superstar. Si presenta sul tappeto rosso elegantissimo incluse le scarpe con tacco che rialzano la sua statura: posa per le foto, rilascia interviste ad ogni singolo giornalista e poi si concede alla folla che è arrivata dietro le transenne sin dalle prime luci del giorno. Ognuno di loro ha qualcosa da fagli firmare: copertine di DVD, locandine, quaderni. Qualcuno ha il coraggio di chiedergli una foto, a quel punto lui prende la camera e la passa alla sua assistente che diventerà per un momento la fotografa di scena. In altre parole si assiste a un carrozzone mediatico a orologeria, con una star che conosce bene le qualità del suo mestiere: concedersi ai suoi fan, parlare con i giornalisti, posare per i fotografi e sfoderare il suo sorriso da un milione di dollari, stando ben attenti a non sbilanciarsi troppo con le opinioni (si veda la risposta alla nostra domanda sui mondiali di calcio). Tutto moltiplicato tre.  
 
Gli chiediamo della sua scelta inedita di interpretare un codardo sullo schermo. Nemmeno il tempo di finire la domanda e lui è già pronto con la sua risposta standard: “Sono stato io a suggerire ai realizzatori di farmi interpretare un codardo. Questo ci avrebbe permesso di ottenere il mix di dramma e humour che volevamo nel film”. Il coraggio di interpretare un codardo, però, rimane comunque lontano da un altro tipo di coraggio artistico. Perché c'è una differenza tra il Cruise attore e la superstar. C'è stato un periodo della sua carriera in cui ha sfoderato coraggio artistico offrendosi a veri autori cinematografici che gli avrebbero imposto la loro visione e interpretando per loro mariti tentati da tradimenti, pornografi bisognosi di un padre e poliziotti del futuro tossicodipendenti. Quella è stata l'ultima volta in cui ci si rendeva conto del vero coraggio attoriale e della follia di alcune sue scelte in contrasto con i soliti ruoli eroici. Oggi il margine di rischio è azzerato. 

Non ci rimane che assistere – con lo stesso stupore e fascino – alla perfezione del suo status di superstar. Lui però, con la sua solita positività, ci dà una dimostrazione di quello che a Hollywood è conosciuto come “Cruise Control”: “Il mio compito è intrattenere il pubblico. Dunque sono sempre alla ricerca di una sfida. Altrimenti non voglio farlo. Si tratta proprio di spingermi al limite. Mi diverto, altrimenti che senso avrebbe farlo? Mi reputo molto fortunato a fare queste cose. E non ho mai dato nulla per scontato nella mia carriera”. 

Edge of Tomorrow - Senza domani è distribuito dalla Warner Bros

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