Il grosso cappello nero di Andie McDowell che strega Hugh Grant in chiesa. Julia Roberts che gli ruba il cuore in una libreria su Portobello Road. Keira Knightley che apre la porta e trova il tizio di The Walking Dead (l'attore Andrew Lincoln) pronto a farle una serenata. Questi sono solo alcuni dei momenti rimasti nella memoria cinematografica. Cosa hanno in comune? Sono stati scritti (e nell'ultimo caso filmati) da Richard Curtis, maestro delle rom-com britanniche. E' stato lui negli anni Novanta a sceneggiare Quattro matrimoni e un funerale, lanciando Hugh Grant come icona romantica di fine millennio, consacrandola con Notting Hill e ribaltandola con il successivo Il diario di Bridget Jones. Un paio di anni dopo ha debuttato dietro la macchina da presa con Love Actually, il più amato e il più imitato.
Richard Curtis presenta a Roma Questione di tempo [© d'Appollonio Photography]
Non c'è niente di meglio di un film “alla Richard Curtis” per uscire dal cinema carichi di buon umore. Accade di nuovo con Questione di tempo, forse il suo lavoro più personale: la storia di un padre e di un figlio, di un ragazzo e della ragazza che diventa la donna della sua vita. Un romanzo cinematografico esistenziale, riassunto in poco più di due ore, concentrato di buon umore, sorrisi e gioie, senza mai avere paura di mettere in scena anche i dolori. “Invecchio e mi capita di piangere più che ridere” - afferma Curtis nella videointervista che vi mostriamo a seguire.
Gli highlight della conversazione:
00.01 - Curtis, fanatico per Bruce Springsteen
00.40 - “La performance di Bill Nighy vi farà piangere”
01.47 – La famiglia di Questione di tempo: mamma generale di ferro e papà soft
02.10 – “Amavo i Beatles e avevo una cotta per Emmanuelle!”
Ecco la videointervista completa:
Questione di tempo è distribuito nelle sale da Universal Pictures.
Per saperne di più
Il trailer del film
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Video: passato e futuro nel mondo romantico di Richard Curtis
Intervista al regista di Questione di tempo, maestro delle rom-com made in Britain
06.11.2013 - Autore: Pierpaolo Festa