Un'altra estate con Shia LaBeouf

Fortunato lo è di certo, ma anche determinato. Shia LaBeouf, che ha compiuto 23 anni l’11 giugno, è un ragazzo dalla storia strana tanto quanto il suo nome e cognome. “Il cognome è francese - ha detto l’attore - e significa manzo. Il primo nome è ebraico e significa dono di Dio. Dunque il mio nome significa grazie per la carne. Un po' strano, lo so. Ma viene da mio padre, da mio nonno, dai miei avi e ne sono orgoglioso”. Figlio di due hippies degli anni ’70 che si sono divisi quando Shia era piccolo, il ragazzo ha poi trovato un ‘padrino’ niente male in Steven Spielberg. E pensare che sua madre Shayna Saide, glielo aveva predetto. A 12 anni ha preso le pagine gialle sotto la voce agenzie, ha finto un accento britannico e ha cominciato a chiamare chiedendo se avevano sentito parlare di questo incredibile ragazzino chiamato Shia LaBeouf. Poi, quando finalmente una agenzia abboccò, la mamma, gli disse: “Tesoro, un giorno Steven Spielberg si innamorerà del tuo talento e verrà a cercarti”. Una frase che migliaia di mamme hanno detto a migliaia di figli malati del morbo di Hollywood, dal desiderio di diventare una stella del cinema. Ma nel caso di Shia il sogno suo, e della mamma, è diventato realtà.



Tanto che questa estate del 2009 è di nuovo sua. Il 26 giugno arriva l’attesissimo sequel, “Transformers: La Vendetta del Caduto”, dove Shia riprende i panni di Sam Witwicky che si schiera nuovamente al fianco degli Autobot contro i loro nemici giurati i Decepticon. Al suo fianco la bellissima del momento Megan Fox, che nel frattempo, dal primo film, è diventata la sua ragazza cinematografica. Mentre nella vita a Shia non vengono attribuite fidanzate ufficiali: “Non sono molto bravo con le donne - ha detto - sono un po' goffo. E poi sono concentrato sulla mia carriera”.



Ammesso all’Università di Yale, ma non ha ancora iniziato a frequentarla, l’attore, famoso per blockbuster come “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” o “Transformers”, adora il cinema indipendente. E, oltre a realizzare cortometraggi con i suoi amici, considera indimenticabili esperienze come “Guida per riconoscere i tuoi santi”, “Disturbia” e “Bobby”. “Da quando ho incontrato Spielberg la mia vita è cambiata completamente. Arrivo a dire che non vedo l’ora di andare a Yale ma al momento non vedo nessun professore in grado di insegnarmi ciò che mi può insegnare Steven. E lui da vero cinefilo mi ha fatto apprezzare il cinema. Quindi se anni fa dicevo che il mio film preferito era 'Scemo e più Scemo', senza rinnegare nulla, ora, avrei molti altri titoli prima di questo”.  

E’ stato beccato ubriaco in un Walgreens e portato in gattabuia per una notte perché si rifiutava di andarsene. Tutti hanno gridato allo scandalo ma Shia è pur sempre un ventenne e chi non si è mai preso una sbronza in vita sua? Al magazine inglese Empire ha detto al proposito: “È stato un atto di totale follia. Sono stato uno str***o e ho commesso un errore. Mi vergogno ancora dell'accaduto: ero nel bel mezzo di uno stato mentale abbastanza strano, avendo appena staccato da tre mesi di concentrazione lavorativa. Ma quello che posso dire è: non sono il primo ventunenne ad essere arrestato per violazione di domicilio. Ci sono lezioni nella vita che devo imparare e le sto imparando tutte di fronte al pubblico”.



No problem Shia, per noi non cambia nulla. Talentuoso eri e talentuoso rimani. Prossimamente lo vedremo nel film a episodi “New York, I Love You”, dove è Jacob in quello diretto da Shekhar Kapur. E poi lo aspetta la grande prova di “Money Never Sleeps”, prossimo film di Oliver Stone, dove il regista riprende il personaggio di Gordon Gekko, ovvero il Michael Douglas di “Wall Street”, adattandolo alla crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando. 

Ritroveremo Shia LaBeouf in "Transformers: La Vendetta del Caduto" dal 26 giugno.

Per saperne di più:
Autobots vs. Decepticons - 2° Round
La nostra recensione del film
Il trailer e la fotogallery