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Tre domande a Alba Rohrwacher

Abbiamo intervistato una delle protagoniste di "Due partite", commedia agrodolce interpretata da otto attrici di talento: Ferrari, Cortellesi, Massironi, Buy, Crescentini, Milillo, Pandolfi, Rohrwacher. Da oggi nei cinema.

Tre domande a Alba Rohrwacher

04.03.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Dopo gli applausi ricevuti a Venezia per la sua performance ne “Il papà di Giovanna” di Pupi Avati, Alba Rohrwacher, 30enne attrice e uno dei talenti più promettenti del nostro cinema, ritorna in “Due Partite”, commedia agrodolce tratta dalla pièce omonima di Cristina Comencini e diretta da Enzo Monteleone (già regista di “El Alamein”). Due generazioni di donne a confronto: nella prima parte del film vediamo Margherita Buy, Isabella FerrariMarina Massironi e Paola Cortellesi, che si distaccano dai mariti per giocare una partita a poker. Nella  seconda, invece, conosciamo le loro figlie: Carolina Crescentini, Valeria Milillo, Claudia Pandolfi e Alba Rohrwacher.
 
Come sei stata ingaggiata nel film? Raccontaci di questa esperienza su un set pieno di donne, ma diretto da un uomo…
Ho fatto un provino, non ho avuto modo di vedere la pièce originale di Cristina Comencini a teatro, l’ho vista soltanto dopo in un Dvd. Enzo Monteleone è stato sempre presente. Quando ho rivisto una prima versione del film, devo dire che mi ha sorpreso perché ho trovato che ha trattato l’argomento con una sensibilità anche femminile. È stato in grado di descrivere otto donne, usando una mano molto delicata. Farlo dirigere ad un uomo, poteva essere un rischio.

Nel film ci vengono mostrate due generazioni a confronto, dopo tutti quegli anni sono tanti i cambiamenti per quel che riguarda i rapporti tra donne?
Nelle cose pratiche i cambiamenti sono tanti: la condizione della donna è totalmente cambiata nel senso che i parametri con cui si confrontano le donne oggi sono diversi. Non è così, invece, per quanto riguarda le problematiche, le angosce o comunque la condizione della donna in quanto donna. Devo dire che un pò mi inquietava che le problematiche delle donne della prima parte si ritrovano anche quando le figlie sono in scena.

A quanto pare, voi che interpretate le figlie siete rimaste legate anche fuori dal set…

Sì, siamo diventate amiche. Tra noi non c’è stata mai alcuna tensione. Ci siamo aiutate, abbiamo vissuto un mese in quel salotto ed eravamo vestite sempre uguali. Perché il film è ambientato in tempo reale. Ma in realtà più si andava avanti più c’era quella sensazione di essere insieme in un gruppo teatrale. L’ultimo giorno volevamo riprovare l’intero copione da capo proprio come a teatro, perché ormai lo conoscevamo in profondità.

Vi ricordiamo che “Due partite” arriverà nelle sale da venerdì 6 marzo distribuito dalla 01 Distribution.

Per saperne di più
Guardate il trailer

 

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