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Tramonto, il nuovo film del premio Oscar Laszlo Nemes nei cinema per soli tre giorni (videointervista)

Il nuovo film del regista ungherese è cinema pensato e realizzato in grande

04.02.2019 - Autore: servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile

Tramonto il nuovo film di László Nemes, regista premio Oscar per Il figlio di Saul, è cinema pensato e realizzato in grande. Dopo la presentazione all'ultimo festival di Venezia e a Toronto, il film arriva nelle nostre sale per soli tre giorni. Dal 4 al 6 febbraio. Tramonto avvolge e trascina lo spettatore in mezzo alle strade di Budapest negli anni dieci del Novecento, all'alba della Prima Guerra Mondiale. Un periodo di splendore per una società che da lì a poco sarebbe precipitata nell'oblio. "Non volevo fare il solito film storico o il solito film in costume - dichiara il regista ai microfoni di Film.it - Mi interessava immergere lo spettatore in una realtà che sembra appartenere al passato ma che in fondo non è così remota. L'umanità secondo me è legata da una certa continuità, nonostante le diverse epoche storiche. Quindi c'è tanto che ci lega a questi personaggi".

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Secondo Nemes "Il cinema può portarci indietro nel tempo. Ed è l'unico mezzo che può farlo attraverso immagini interessanti e oggettive. Mi interessava utilizzare gli strumenti del cinema in modo inedito (...) eo creare un nuovo tipo di 'cinema di emozioni'".  
 
La macchina da presa resta incollata al personaggio interpretato da Juli Jakab: una protagonista impegnata in un'indagine e allo stesso tempo in fuga da qualcosa o qualcuno. Una donna che non sta mai dove le dicono di stare e non si fa scoraggiare dai pericoli che corre. Un agente perturbante che serve anche a riflettere sulla condizione della donna, allora come oggi. Seguendola compiamo anche noi spettatori un viaggio nel tempo ipnotico e in grado di lasciarci a bocca aperta: "Ci sono tante differenze tra il 1913 e il nostro presente - commenta l'attrice - ma resta il fatto che ogni ragazza deve sempre e comunque passare attraverso una fase in cui capisce cosa significhi essere una donna. L'adolescenza è sempre un periodo difficilissimo ma anche molto speciale: nel caso di Írisz questa è una parte molto importante della sua vita perché deve conoscersi fino in fondo come donna, ma deve anche ricordarsi di essere umana per trovare il suo posto nel mondo".

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Quando vinse l'Oscar nel 2016 con Il figlio di Saul, Nemes parlò dal palco dell'Academy dell'importanza di film che sottolineano quanto nei più bui momenti dell'umanità ci sia comunque una voce dentro di noi che ci permette di rimanere umani. Quanto questa frase può applicarsi al suo nuovo film? Risponde il regista: "Nel mio pessimismo c'è comunque tanto ottimismo. Credo che ci sia sempre speranza nell'umanità. Ecco perché faccio film sugli esseri umani e sul loro animo. Non mi interessa parlare di eventi storici. Mi interessano la dimensione metafisica e la profonda esperienza della vita di un essere umano. Questo mi motiva e mi fa andare avanti come regista". 

Questa la sinossi del film
1913, Budapest, nel cuore dell'Europa. La giovane Irisz Leiter arriva nella capitale ungherese inseguento il sogno di diventare modista nella leggendaria cappelleria appartenuta ai suoi defunti genitori. Giunta al negozio, tuttavia, viene cacciata dal nuovo proprietario, Oszka?r Brill. Mentre nel negozio Leiter fervono i preparativi per ricevere ospiti importanti, improvvisamente un uomo si presenta a Irisz, alla ricerca di un certo Ka?lma?n Leiter. La giovane donna si rifiuta di lasciare la citta? ed inizia a seguire le tracce di Ka?lma?n, unico legame con un passato ormai perduto. La sua ricerca la conduce, attraverso le buie strade di Budapest, illuminate solo dall'insegna del negozio Leiter, ad immergersi nel tumulto di una civilta? alla vigilia della propria rovina.
 

Tramonto sarà nei cinema il 4, il 5 e il 6 febbraio distribuito da Movies Inspired. 

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