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Trafficanti, videointervista a Jonah Hill: “La corruzione del Sogno Americano tra dramma e humour”

Jonah Hill ci parla del nuovo film di Todd Phillips, “un dramma spaventoso con momenti di humour nero”, tratto da un'incredibile storia vera

Jonah Hill

13.09.2016 - Autore: Servizio di Marco Triolo, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)


Siamo negli anni della Guerra in Iraq: due amici di infanzia, David Packouz (Miles Teller) ed Efraim Diveroli (Jonah Hill), si ritrovano per caso a Miami e decidono di aprire un business tutto loro, comprando armi e vendendole all'esercito americano. Un business ai limiti delle leggi dell'epoca, e infatti i due si ritroveranno a superare sempre di più il confine tra lecito e illecito.
 
È una storia vera quella alla base di Trafficanti, il nuovo film di Todd Phillips, regista di Una notte da leoni. Jonah Hill, che abbiamo incontrato in esclusiva a Londra, ci spiega che il film è “un dramma spaventoso con momenti di umorismo nero. È la storia spaventosa di cosa poteva accadere nell'America di allora, di quanto certe leggi lasciassero campo libero alle persone”.
 
Si ride, dunque, ma è l'agghiacciante riflessione sul passato e il presente dell'America e sul lato oscuro del Sogno Americano a prendere il sopravvento sulla naturale comicità di Hill. Che, d'altro canto, viene dalla commedia, ma negli ultimi anni ha cercato di differenziare il suo curriculum lavorando prima con Scorsese in The Wolf of Wall Street e poi in questo film: “Per me è interessante raccontare persone ambiziose, che vogliono raggiungere la loro visione del Sogno Americano, ma in un modo che lasci al singolo spettatore decidere se sia giusto o sbagliato”.
 
In uscita il 15 settembre, Trafficanti è distribuito in Italia da Warner Bros.