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The Tribe: sesso, droga e rock 'n'roll nel mondo dei sordomuti

Potete e ipnotico, il film di Myroslav Slaboshpytskiy è arrivato anche nei nostri cinema. L'intervista esclusiva

The Tribe

01.06.2015 - Autore: Pierpaolo Festa
LEGGETE LA NOSTRA RECENSIONE DI THE TRIBE.

È arrivato anche in Italia The Tribe, quel film ucraino potente come una bomba cinematografica la cui onda d'urto si è fatta sentire nel resto del mondo. "Si è fatta sentire" sebbene il film sia totalmente incentrato sul mondo dei sordomuti: nessuno in scena parla o ha la capacità di sentire e non servono sottotitoli perché, come recita la frase di lancio del film, sentimenti come amore e odio "non hanno bisogno di traduzione".

I sordomuti come ultimo strato della società, appena fuori dal suo confine e totalmente avvolti dall'oscurità. Di giorno studenti, di sera teppisti pronti a sperimentare il rischio e la violenza. E le emozioni forti. Sullo schermo vediamo un ragazzo e una ragazza, lei si è appena prostituita con un gruppo di camionisti, lui la desidera e decide di pagare per il suo "biglietto di ingresso". Li vediamo nudi, avvinghiati mentre fanno sesso. E una volta raggiunto l'orgasmo eccoli coccolarsi e baciarsi. Film.it parla di quella sequenza con il regista Myroslav Slaboshpytskiy:  "Non si tratta di vero sesso, è tutta un'illusione cinematografica, ma doveva sembrare reale. Ecco perché mi piace dire che è stato come girare una scena d'azione: andava provata e coreografata al dettaglio. Abbiamo provato e riprovato, quando eravamo pronti ho tenuto sul set pochi membri della troupe e l'abbiamo girata. Per il mio attore protagonista non c'è stato alcun problema, con l'attrice invece non è andata proprio così. Il suo fidanzato era gelosissimo e per spiegargli che non avremmo filmato una scena porno, abbiamo dovuto improvvisare una specie di workshop per mostrargli altri film con scene di sesso analoghe. Alla fine tutto è andato per il meglio".



È interessante notare come abbiate trovato gran parte degli attori, che sono veramente sordomuti, tramite i social network...
Proprio così, ho scoperto che i sordomuti sono i più entusiasti utenti dei social network. Molti di loro pensano che i social siano stati creati apposta per i sordomuti, perché è proprio lì che non hanno limiti di comunicazione. Abbiamo sparso informazioni dettagliate su Vkontakte, che è il Facebook russo: alla fine ci siamo ritrovati con trecento persone. Ci abbiamo messo sei mesi a trovare gli attori giusti.

Inevitabile chiedere delle difficoltà e delle sfide nel realizzare un intero film con attori sordomuti e distribuirlo praticamente senza suono...
Sì, la mia preoccupazione più grande era legata al fatto che non avevo esempi cinematografici da cui attingere. Nessuno lo aveva mai fatto prima. D'altra parte superare le paure è stato abbastanza facile: se avessi fallito, nessuno mi avrebbe dato la colpa perché ero un regista praticamente sconosciuto. In altre parole il progetto poteva essere un successo o un "Epic Fail". Sono felice che mi sia andata bene.

Be' ok, eppure un po' di riferimenti cinematografici ci sono, alcune atmosfere di The Tribe mi hanno ricordato il cinema di Michael Haneke...
(Sorride) In realtà , per quanto adori Haneke, ho pensato di più a Ulrich Seidl, che è un altro autore austriaco molto criticato ma amato nell'Europa dell'Est. La verità è che mi viene l'ansia a nominarti tutti i miei idoli, perché ho paura di dimenticarne qualcuno... ecco adesso penso anche a un altro mio grande amore cinematografico: i Fratelli Dardenne.


Slaboshpytskiy dirige gli attori sul set.

In una sequenza del film alcuni personaggi si recano all'ambasciata italiana nella speranza di realizzare il loro sogno e venire in Italia...
Be' è totalmente realistico, ad oggi le due più grandi nazioni europee verso cui gli ucraini emigrano legalmente o illegalmente sono la Spagna e l'Italia.

I suoi personaggi sono dei veri e propri emarginati, ma The Tribe ce li mostra anche all'apice della loro oscurità e pericolosità...
Il fatto è che certamente non abbiamo un sistema sociale che ci protegge come nel resto d'Europa. I sordomuti non hanno tante opzioni in Ucraina, sicuramente possono beneficiare dell'istruzione, ma la cosa finisce lì. Ecco raccontiamo una storia dark, ma ci tengo a dire questo: negli stati dell'ex Unione Sovietica c'è un detto per definire la classe dei sordomuti, li chiamiamo "la mafia sorda", il paragone può reggere con la struttura dei gangster raccontata da Saviano in Gomorra, cioè una struttura lineare con capi non ufficiali e un sistema sociale a sé. Questo non vuol dire che siano dei gangster però!

The Tribe è distribuito in Italia da Officine Ubu.