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Shooting the Mafia, la vita e le foto di Letizia Battaglia in un film in arrivo a dicembre

Il documentario presentato in anteprima italiana al Biografilm Festival. L'artista si racconta a Bologna

09.06.2019 - Autore: Pierpaolo Festa
Bologna - "Ho 84 anni, era il momento di darmi in pasto a qualcun altro per raccontare la mia storia" - parla così Letizia Battaglia colonna portante del giornalismo di cronaca, che per anni ha fotografato Palermo. Anche e soprattutto nel momento delle guerre di mafia e delle stragi. La sua vita personale e l'esperienza sul campo di battaglia del capoluogo siciliano vengono adesso raccontate in Shooting the Mafia, film già presentato in anteprima a Sundance e alla Berlinale e arrivato in Italia grazie al Biografilm Festival, la quindicesima edizione che ha aperto i battenti a Bologna. Nei cinema italiani arriverà a dicembre, distribuito come evento speciale da I Wonder Pictures/Unipol Biografilm Collection all’interno delle I Wonder Stories.

Riguardandosi sullo schermo, Battaglia confessa di provare pudore: "Mi hanno messo a nudo, ma ho resistito. Potevo mettermi ancora più a nudo. La prima volta che ho visto il film è stato nello Utah, al Sundance. Ed è stato molto imbarazzante". La prima metà del film cerca di scavare nella sua personalità.  E' lei stessa ad affermare: "Prima di scoprire la foto non ero una persona vera". Nella seconda parte lo spettatore viene condotto per mano dalla fotografa nella Palermo messa sotto assedio dalla mafia. Un viaggio nei ricordi dell'artista che a Bologna parla di quello scatto che ritrae Giulio Andreotti al fianco del mafioso Nino Salvo: "Quella foto non ha cambiato le cose da un punto di vista giuridico. Ma finirà nei libri di storia". Sullo schermo ripercorre anche gli anni dedicati in politica come consigliera comunale con i Verdi a Palermo: "erano terribili. Guadagnavo tantissimi soldi per non fare nulla. Le decisioni erano prese altrove". Quelli invece in cui ha ripulito la città dai rifiuti quando il sindaco Orlando l'ha voluta al suo fianco come assessore: "All'epoca ho trascurato la fotografia. Per dieci anni sono stata troppo presa da questo compito meraviglioso di amministrare la città". E naturalmente il periodo delle stragi: "Dopo le stragi sono andata via per un anno. Quando sono ritornata ho ricominciato a fare le fotografia: ho ripreso tutte le mie attività, tranne la politica". 
 
Al Biografilm Letizia Battaglia si presenta sempre con la sua macchina fotografica, capelli color rosa e un pacchetto di sigarette che consuma quasi interamente nel corso di quaranta minuti: "Mi interessa Palermo, quando viaggio le mie foto sono scadenti. Ma è a Palermo che mi viene l'energia. Inizialmente non sapevo niente di fotografia, pian piano ho imparato. Lavoravo per il quotidiano L'Ora: quando mi arrivava una telefonata e mi dicevano di andare a fotografare il luogo del delitto, correvo. Avevo il dovere di fotografare la cronaca. Non mi fermavo anche se è capitato di vomitare o collassare davanti ad alcune scene veramente violente.  La paura di certo non mancava". 

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Letizia Battaglia è perfetta come racconta-storie, le sue memorie e le sue massime di vita sono in grado di inchiodare qualsiasi spettatore e interlocutore:  "Ho 84 anni, avere questa età è una grande fatica. Non sono di certo in salute: ho problemi alla schiena, non posso camminare più di cento metri, fumo come una pazza perché sono ansiosa. Eppure considero la vecchiaia un'età bellissima, stupenda. Un'età in cui la potenza c'è tutta. Se hai avuto esperienza, hai amato o sei stata amata, ti ritrovi con un bagaglio di esperienze così enorme che il mondo non ti fa più paura. Ho lavorato sodo per essere una vecchia felice. Sono felice con tutti miei dispiaceri. Mi voglio bene. Mi perdono". 

 
Oggi Letizia Battaglia è ancora operativa a tutto campo, e rivolge il suo obiettivo a corpi nudi: "Fotografo nudo per ora, Palermo nuda, donne nude. Tutte vogliono essere fotografate nude da me, vecchi e giovani. Perché? Per fiducia, perché non le faccio inutilmente sexy o inutilmente belle. Cerco di tirare fuori un'altra bellezza. Mi sembra una cosa interessante: chiudo la mia vita con i corpi delle donne. Sono loro le più affidabili. Il mondo delle donne è in movimento, sono più coraggiose degli uomini. E fanno più fesserie di loro. E questo mi piace molto". 

Shooting the Mafia arriverà nei cinema a dicembre.
 
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