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Robert Redford e Jane Fonda innamorati a Venezia

I due grandi attori, Leoni d'Oro alla carriera, si raccontano alla presentazione del Our Souls at Night di Netflix.

01.09.2017 - Autore: Mattia Pasquini, da Venezia (Nexta)
Accolti da una platea stracolma ogni oltre limite consentito dalle normative vigenti, i due Leoni d'Oro della Mostra del Cinema di Venezia 2017 sono arrivati al Lido per presentare Le nostre anime di notte (Our Souls at Night), film che vedremo su Netflix a partire dal 29 settembre. E che racconta la storia romantica di una coppia di anziani vedovi, ovviamente interpretati da Robert Redford e Jane Fonda...

Cosa vi ha attratto di un film così particolare?
RR: In realtà ho scelto di fare questo film per tre motivi: primo, perché mi pareva che l'industria cinematografica stesse andando sempre più verso un pubblico molto giovane rischiando di non offrire molto a quello più adulto; secondo, perché le storie d'amore hanno e avranno sempre ragione d'essere; terzo perché volevo fare un altro film con Jane prima di morire. E questa era l'occasione di recitare in un film che riflettesse la nostra vera età.

Che effetto vi ha fatto ritrovarvi?
JF: Per me è stato quello il motivo per accettare! Non lavoravamo insieme da circa trentasei anni… A quel tempo il Sundance stava muovendo i suoi primi passi e oggi tutto quello che ha creato Robert ha davvero cambiato il cinema americano, in modi molto profondi. Io lo amo, come attore, come regista e produttore e oggi avevo voglia di passare dell'altro tempo con lui per vedere cosa succedeva. Volevo innamorarmi di nuovo di lui, dopo essermi innamorata di lui in ogni film fatto insieme. Questo ha come tema di fondo la speranza, è un film sul "non è mai troppo tardi", che mostra come se sei disposto a prenderti dei rischi puoi diventare quello che hai sempre voluto essere.

"Non è mai troppo tardi" anche per il nostro Pianeta?
RR: Non voglio parlare di politica, non siamo qui per questo. Certo, questo non è un buon momento per sperare, ma è l'unica soluzione: conservare la speranza e avere chiaro il percorso da fare.
JF: Per me è prioritario salvare il Pianeta, ma servono grandi cambiamenti, soprattutto nel nostro Paese. E tutti quanti noi dobbiamo fare quanto ci è possibile…
RR: Abbiamo una grande responsabilità, il nostro Pianeta è l'unico che abbiamo. Ha subito molti danni, ma se ci preoccupiamo davvero di cosa lasceremo alle generazioni future, dobbiamo conservare al meglio quel che rimane.

Erano gli anni sessanta quando vi siete conosciuti, cosa ricordate di A piedi nudi nel parco per esempio?
JF: Che non riuscivo a tenere la mani a posto! Era difficile trattenersi e non toccarlo. Pensando a questo film, mi son resa conto che le dinamiche dei nostri personaggi di allora e di oggi hanno delle analogie: Addie per esempio prende l'iniziativa e lo incoraggia, mentre lui resta un po' indietro. Questo film in qualche modo ha coronato il nostro lavoro, abbiamo iniziato insieme e finiremo insieme. E poi lui bacia benissimo, tanto a vent'anni come a 80 anni.
RR/ Il nostro primo film in realtà fu La caccia e ripensando a quei momenti, e a quelli successivi, devo dire che per me è sempre stato tutto molto facile. Con Jane tutto sembrava essere 'a posto'. Quasi non avevamo bisogno di prepararci, avevamo un rapporto che non necessitava spiegazioni. Con lei c'è connessione, contatto, affetto e professionalità.

Cambia l'amore negli anni?
JF: No, non cambia, aumenta semplicemente. E migliora, a dire la verità. Perché a questa età non si ha nulla da perdere, e siamo più coraggiosi. La pelle forse non è più come prima, ma si conosce meglio il proprio corpo e non sia ha paura di chiedere quel che si vuole. È meraviglioso poter desiderare ancora di avere una vita sessuale, anche se nel film non si vedono mai fare sesso.
RR: Ma ci sono sempre gli extra dei dvd…

Da alcune fonti, pare che lei durante la lavorazione di A piedi nudi nel parco fosse davvero innamorata di Robert, nonostante foste entrambi impegnati…
RR: Ci sono state delle cose dette, e non dette. Come questa.
JF: Uno dei motivi per cui volevo stare con lui, e che credo di aver avuto delle fantasie su di lui per molto tempo… non te lo avevo mai detto? Ci sono molte cose che non ti ho detto durante la preparazione del film.
RR: E sta uscendo tutto qui...!?

Cosa ricordate del vostro primo incontro?
JF: Fu alla Paramount, che produceva A piedi nudi nel parco, stavamo camminando nei viali e sentivo la gente eccitata al suo passaggio. Mi dissi subito che sarebbe diventato un grande divo, si sentiva nell'aria, le donne lo adoravano. È sempre stato meraviglioso lavorare con lui.
RR: Certe cose non cambiano mai… Ma fatemi aggiungere qualcosa riguardo l'invecchiare. Quando sei giovane non pensi che succederà, cogli ogni opportunità senza pensarci troppo. Poi inizia a pensare che devi stare attento a quello che fai, a come muoverti. O ci potrebbero essere delle conseguenze. Per me è qualcosa difficile da gestire, ma ci sono delle restrizioni, delle limitazioni anche artistiche, cui è triste dover pensare.

Un'esperienza positiva quella offerta da Netflix, dunque?
JF: Personalmente sono molto grata a Netflix, anche per la serie Grace and Frankie (con Lily Tomlin, ndr), sembra molto attenta a dare spazio e crear un nuovo modello culturale della donna anziana. In questo senso, e pensando al film, sono sicura che in molti abbiano avuto una esperienza come la mia. Di essersi sentiti non il genitore che avremmo voluto essere. Questo è qualcosa che rimane come una spina nel cuore, non lo superi mai. E se hai la fortuna di avere una seconda chance, è qualcosa di più importante di qualsiasi amore per un uomo. Io stesse se avessi avuto una tale possibilità, l'avrei scelta. In fondo, quando sei in punto di morte non pensi ai premi o ai soldi, ma agli amici e ai figli… Ti amano? Hai fatto quel che potevi per loro? E questo è quel che ha motivato anche Addie.
RR: C'è un momento in cui pensi solo a cosa potrai fare nella tua vita e cose del genere, poi arrivano i figli. Serve del tempo per capire come adattarti a questa nuova condizione, poi ti rendi conto di come accudirli, come dargli amore e stimolarli. E poi devi lasciarli. Ma da giovane, quando sei molto occupato con la tua vita, senti molto la tensione tra il badare alle tue cose o ai tuoi figli. E questo è nel film… Non pensiamo a cosa possiamo fare fino a che - a volte - non è troppo tardi. E poi sogniamo di poter rimediare…