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Luca Barbareschi: Non bisogna essere simpatici per fare il regista

La videointervista in occasione di Something Good, noir sulla sofisticazione alimentare

08.11.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
“Non mi sono mai chiesto se Jack Nicholson è simpatico. Non so se dire che Roman Polanski 'è simpatico' sia la definizione migliore per raccontare chi è” - questa l'affermazione di Luca Barbareschi ai microfoni di Film.it.

A detta di Zhang JingChu, protagonista di Something Good, Barbareschi “ha un caratteraccio sul set. Eppure è sorprendente vederlo mantenere il controllo in tutte le sue funzioni”. Sceneggiatore, regista, produttore e attore, ma non chiamatelo una “One Man Band”: “Sono solo un buon direttore d'orchestra – afferma lui - il termine 'one man band' ha un effetto comico”. Film.it lo incontra in occasione della presentazione di questo suo terzo progetto da regista cinematografico (dopo Ardena e Il trasformista).

Un film di genere, un noir girato quasi interamente ad Hong Kong dove si intrecciano storie di gangster e gente spietata, ma anche un interessante legame d'amore impossibile sullo sfondo della sofisticazione alimentare. “Sono stati fatti dei bei documentari al riguardo, ma un film non è mai stato fatto”.

Inevitabile chiedergli della percezione poco simpatica della sua immagine pubblica: “Penso di aver difetti come ce li hanno tutti. A volte hanno detto delle grandi balle su di me. [...] A volte ho reagito sbagliando”.

A seguire gli highlight della conversazione:

00.01 – Something Good, il primo film sulla sofisticazione alimentare
00.51 – Barbareschi tra difetti e poca simpatia
01.27 – Ho reagito sbagliando, ma quando fanno male ai miei bambini non ci vedo più
02.42 – La protagonista di Something Food: “Luca aveva un caratteraccio sul set, ma sono rimasta colpita da come teneva il controllo”.
03.16 – L'amore per morte a Venezia e i campionati di motocross

Ecco il video integrale:




Something Good è distribuito dalla 01 Distribution.