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Lorenzo Baglioni conduce L'isola degli eroi, il game show per tutta la famiglia

L'ex professore di matematica diventato attore e cantante presenta il nuovo programma in onda su Boing

17.09.2018 - Autore: Pierpaolo Festa
"Il trono degli eroi", "La baia deserta", "La spiaggia della lucertola", "Il sentiero errante" e "La scogliera affilata" sono alcune delle prove che i giovanissimi concorrenti de L'isola degli eroi dovranno affrontare ogni lunedì. Parte stasera su Boing (canale 40 del digitale terrestre) l’avventura televisiva in cui seguiamo dodici ragazzi (dagli 8 ai 12 anni) alle prese con prove di abilità fisica e di strategia. Undici puntate in cui i concorrenti dovranno dimostrare di possedere le qualità di un vero eroe, mettendo in campo tutta la loro forza, spirito di squadra, intelligenza e creatività per restare in gara il più a lungo possibile. 



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A condurre lo show e accompagnare i ragazzi c’è Lorenzo Baglioni, ex professore di matematica diventato attore, cantante (era a Sanremo con il brano Il congiuntivo) e Youtuber celebre per il suo metodo pop-didattico (ha raggiunto 45 milioni di visualizzazioni). Adesso  è anche conduttore televisivo: “Questi ragazzi sono aspiranti eroi – racconta Baglioni – Dovranno superare delle prove. Alla fine di ogni puntata uno di loro dovrà abbandonare l’isola. Il vincitore tra i tre finalisti dell'ultima puntata sarà premiato con un viaggio in giro per il mondo”. 

Baglioni definisce L’isola degli eroi "un programma tanto per bambini quanto per famiglie. Credo che la forza di questo game show sia la verità: era tutto talmente vero durante la lavorazione. Questo fa la differenza nel coinvolgimento di un pubblico di tutte le età".
 
Partiamo con la domanda scomoda: dove avete girato il programma? Dove si trova quest’isola?
(Sorride) E’ una bella domanda, ma purtroppo non si può rispondere. E’ un’isola un po’ magica, ci piace lasciare la magia. Non è un posto che si può raggiungere facilmente.


Questo è il tuo primo incarico ufficiale nelle vesti di conduttore sebbene ti abbiamo già visto in TV nella striscia "Bella Prof". Esibirti davanti a una platea di ragazzini ha scatenato emozioni e paure analoghe a quelle vissute a Sanremo? 
Si tratta di emozioni e paure diverse. In passato ho insegnato a ragazzi un po’ più grandi rispetto a questi protagonisti. Sul set dell'isola mi sono legato a questi protagonisti affidandomi alla mia curiosità. Rimanere bambino vuol dire anche essere curioso e aperto agli stimoli, una cosa che ti può aprire alla vita. I ragazzi sull’isola degli eroi avevano veramente questa botta di curiosità accesa e viva. Mi riconoscevo totalmente in questo. 
 
Con tutti i lavori che hai fatto, cosa c’è scritto sulla tua carta di identità alla voce "Professione"? 
"Attore". Ma mi piace in realtà questo multitasking. Vorrei continuare a fare tutto. Credo che il termine “conduttore” possa comunque sintetizzare tutte queste varie sfaccettature. Sono molto felice di aver fatto questa prima vera esperienza di conduttore televisivo. 
 
A proposito dell'età dei protagonisti, chiedo sempre qual era il poster in camera che avevi da ragazzino? 
Una foto di Piero Angela che è il mio mito. In qualche modo ho cercato di seguire i suoi insegnamenti nella divulgazione. Diciamolo, Piero Angela è il Cristiano Ronaldo della divulgazione. Da bambino avevo questa sua immagine nella copertina di una rivista che ho attaccato in camera come se fosse una rockstar. 

Vi siete mai incontrati? 
Ci siamo stretti la mano una volta prima di un programma in RAI dove eravamo entrambi ospiti. Ero come un bambino che incontra il suo idolo. E lui mi ha messo subito a mio agio. Quando uno è un grande si vede subito anche da queste cose qua. Rimane un modello per me, perché ha rinnovato il metodo di divulgazione in televisione. Lui è sempre anni luce davanti agli altri. 


 
Tornando alla parola "attore" sulla tua carta di identità. Parliamo del tuo amore per il cinema: hai una trinità cinematografica? 
ll mio preferito è Amadeus: in quel film c'è la musica, c'è il grande cinema e una certa teatralità. Tre elementi che amo molto. Poi adoro tutto il lavoro di Tarantino e Le iene in particolare. Sono anche un grande appassionato di commedie romantiche: L’amore non va in vacanza è una delle mie preferite. 
 
Che tipo di eroe romantico saresti sul grande schermo? 
Mi piacerebbe fare un personaggio come quelli interpretati da Hugh Grant!
 
Tra i ringraziamenti del tuo primo album c'è anche "Wikipedia". Ho provato a cercare la tua pagina su Wiki ma non ho trovato nulla.
Sì, perché pare che ci sia un regolamento per avere una pagina su Wiki. Non tutti possono averla: se sei un cantante per esempio devi aver inciso almeno due album. E credo che uno debba aver fatto anche un tour nazionale. Al momento ho solo un album sul mio curriculum: non sono così famoso, per Wikipedia devo almeno incidere un altro album. 

L'isola degli eroi arriva dal 17 settembre, tutti i lunedì alle 19.50 nello spazio “Solo di lunedì” in Prima TV assoluta su Boing (40 del DTT).
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