
Lo incontriamo in un Grand Hotel della capitale, al suo fianco “Mr.Leggenda” in persona, Tom Hanks! Con “Angeli e demoni”, la coppia festeggia la loro quarta collaborazione (“Splash – Una sirena a Manhattan”; “Apollo 13”; “Il Codice Da Vinci”). “Ci sono tanti attori che non vogliono affidarsi unicamente ad un regista – ci dice Hanks – Ma, la cosa particolare di me e Ron è che quando ci incontriamo, tutto riprende esattamente da dove lo avevamo lasciato. E questo non vale solo per quanto riguarda i film: è come se fossimo compagni di stanza del college”.
Cosa è cambiato dunque rispetto al primo film?
Ron Howard: Questa volta è diverso. Mi sono preso più libertà rispetto al “Codice Da Vinci”. La prima volta, mi sono reso conto di essere stato un po’ troppo schiavo del romanzo. Adesso, l’unica cosa che ho preso dalla storia precedente è che Langdon continua a servirsi dell’intelletto per risolvere i problemi. Per il resto è tutto nuovo… incluso il taglio di capelli di Tom Hanks!

Tom Hanks: Anche se il libro di Brown è stato scritto prima del Codice, abbiamo deciso di trasformarlo in un sequel. L’intera premessa del film è che Langdon è una persona non grata in Vaticano. Ha richiesto più volte l’autorizzazione di entrare negli Archivi Vaticani, ma non gliel’hanno mai concessa proprio per gli eventi del primo film. Questo mi piaceva tantissimo. È una cosa alquanto strana ed eccitante: Langdon è uno dei nemici principali del Vaticano, ma allo stesso tempo la Chiesa ha bisogno di lui… un vero paradosso!
Nel film vediamo Tom Hanks in un ruolo decisamente più action, rispetto al capitolo precedente. Quanto è stata dura riprendere i panni di Langdon, in questa nuova versione?
Tom Hanks: Nella prima scena, mi vedete in piscina e io ho dovuto veramente esercitarmi nel nuoto. Ho lavorato con un trainer, uno di quelli che aveva già partecipato a 'Baywatch'. Ha visto il mio stile e mi ha detto: “Hanks, non sai un ca**o sul nuoto”. Oggi, grazie a lui, sono diventato un buon nuotatore, però di tanto in tanto gli rispondevo: “Guarda amico, devo fare un film, non è che posso vomitare a bordo della piscina tutte le mattine!”.

Ron Howard: In verità, Tom ha abbracciato completamente questa sua veste più action. Per quanto riguarda la scena della piscina, ad esempio, io gli dicevo che potevamo anche realizzare un’inquadratura lontana, utilizzando una controfigura… lui mi ha risposto: “Non ti azzardare, Ron Howard! Quegli Speedo sono solo miei!”
Come sempre, il marchio di Dan Brown è sinonimo di grandi polemiche e discussioni. Non credete che queste aiutino ancor di più i risultati commerciali del film?
Ron Howard: Certamente, è inevitabile. E l’unica mia frustrazione su questa faccenda, è che tutti quelli che si schierano contro il film, sono proprio quelli che non l’hanno visto. D’altra parte ‘Il Codice Da Vinci’ è stato massacrato dalla critica, eppure, qualche tempo fa, ho registrato il commento per il dvd, e, scena per scena, ne ero orgoglioso. Sono certo che col passare del tempo, ‘Il Codice Da Vinci’ avrà una seconda possibilità.

Tom Hanks: Voglio dirvi una cosa: se c’è la possibilità che in qualche modo, questo film possa farvi stare male o offendervi, non andate! Io ad esempio non ho mai visto la serie di “Saw”… non ce la faccio proprio a reggere tutto quel sangue!
Nel corso dell’anteprima mondiale di “Angeli e demoni”, Film.it ha anche incontrato gli attori Ewan McGregor, Ayelet Zurer e Pierfrancesco Favino. Vi racconteremo tutto nei prossimi giorni, ovviamente prima del fatidico 13 maggio!