L'Avana è un posto mitologico secondo Laurent Cantet. Il regista, palma d'Oro a Cannes nel 2008 per La classe - Entre les murs, esplora Cuba con la sua macchina da presa: in Ritorno a L'Avana racconta gli effetti - tutt'altro che collaterali - che hanno colpito chi ha creduto nella rivoluzione. "Siamo arrivati a un momento in cui si può cominciare a offrire uno sguardo un po' critico sulla rivoluzione" - afferma Cantet ai microfoni di Film.it.
Qui la videointervista al regista:
Il film racconta cinque storie di persone la cui vita è stata travolta da quell'ideologia. Premiato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, Ritorno all'Avana - nelle parole del regista - "non è un film che si rivolge solo agli adulti che pensano al sogno di Cuba. Racconto invece una storia un po' dimenticata in grado di far fibrare anche i giovani. Il premio a Venezia, assegnatomi da una giuria di giovani, ne è la dimostrazione".
A seguire gli highlight della nostra conversazione:
00.15 - Cuba un posto romantico e mitologico
02.00 - Una storia in grado di commuovere anche chi non è cubano
03.00 - Cantet: "Ecco una storia dimenticata in grado di emozionare anche i giovani"
03.30 - "Oggi possiamo iniziare a offrire uno sguardo critico sulla rivoluzione"
04.20 - Raccontare Cuba per riflettere sulle paure dell'Europa
Un amore che ancora resiste - La nostra recensione
Qui potete vedere un minuto dal film nella nostra clip esclusiva
A seguire gli highlight della nostra conversazione:
00.15 - Cuba un posto romantico e mitologico
02.00 - Una storia in grado di commuovere anche chi non è cubano
03.00 - Cantet: "Ecco una storia dimenticata in grado di emozionare anche i giovani"
03.30 - "Oggi possiamo iniziare a offrire uno sguardo critico sulla rivoluzione"
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Ritorno a L'Avana è distribuito nei cinema da Lucky Red