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La sfida di Nouchi

Il direttore dei "Cahiers du cinema" racconta la sua esperienza e le sue vittorie.

Cahiers

07.06.2001 - Autore: Valeria Chiari
Fondata nel 1951 da André Bazin e Jacques Doniol/Valcroze, i \"Cahiers du Cinema\" è una delle riviste di cinema più importanti, considerata come parte integrante della storia della settima arte. Primi redattori e sostenitori furono alcuni giovani francesi, dai nomi ancora poco conosciuti, come François Truffaut, Jean-Luc Godard, Eric Rhomer, Claude Chabrol, che segnarono la storia del cinema con la loro penna ancor prima che con la cinepresa. La mitica rivista, di cui esiste una versione in giapponese, festeggia questanno i suoi 50 anni e ricorda, attraverso manifestazioni e incontri, le fasi della propria storia rocambolesca, ripercorrendo i momenti più importanti, i periodi di crisi e le lotte più estreme. Ma si festeggia anche un magnifico ritorno alla vita. Sì, perché anche i \"Cahiers\" hanno vissuto negli ultimi anni momenti di crisi, con il pubblico di lettori affezionati che andava via via assottigliandosi e quello dei giovani che stentava ad avvicinarsi a quelle pagine dai contenuti indubbiamente sferzanti ed energici ma con un\'immagine non più allavanguardia. La forza delle opinioni e il loro valore culturale sono diventati una scommessa su cui puntare: non si è trattato solamente di salvare la rivista dal fallimento, ma soprattutto di preservare una parte del patrimonio culturale francese. Acquistando nel 1998 il 51% delle azioni delle Editions des Etoiles (la società che pubblica i \"Cahiers\") e alla fine del 1999 il 31% da altri azionisti, il quotidiano doltralpe più illustre e prestigioso, \"Le Monde\", decide di non farsi sfuggire questa opportunità e affida la direzione della rivista al suo capo-redattore: Franck Nouchi. Giovanissimo, 44 anni, Nouchi, ha iniziato la sua attività professionale come medico per poi decidere di mollare tutto lanciandosi prima nel mondo radiofonico e successivamente in quello della carta stampata. Passando per \"Le Nouvel Observateur\" approda nel 1985 alla redazione di \"Le Monde\" dove rimane per 15 anni, di cui gli ultimi cinque come capo redattore.   Cosa lha spinta ad accettare la responsabilità della direzione di una rivista così importante, non essendosi mai occupato di cinema prima?   F.N. Come capo redattore di \"Le Monde\" sono abituato alle responsabilità. La proposta che mi è arrivata in un momento in cui desideravo cambiare il mio itinerario professionale. Grazie alla mia buona conoscenza del cinema, passione che mi segue dallinfanzia, il direttore di \"Le Monde\" mi propose di passare ai \"Cahiers\". Un impegno arduo perché la situazione della rivista era piuttosto delicata: le vendite erano crollate e non si sentiva più parlare come prima dei \"Cahiers\". Ho accettato subito per il desiderio di farla tornare al fulgore dun tempo.   Cosa ha fatto per cambiare e migliorare i \"Cahiers\", per far tornare i vecchi lettori e acquisirne di nuovi?   F.N. Aver lavorato a lungo per un giornale come \"Le Monde\" mi ha avvantaggiato. I \"Cahiers\" hanno alle spalle una storia lunga e complessa. Il fatto che io venissi da un mondo diverso mi ha permesso di non subire alcuna pressione psicologica e di concentrarmi esclusivamente sul modo di far tornare la rivista bella come era un tempo. Il mio scopo è stato di far sì che i \"Cahiers\" tornassero ad essere letti da un ampio pubblico come un tempo. Abbiamo lavorato ad una formula diversa, abbiamo messo a punto una nuova veste con nuove rubriche, più strettamente ancorate allattualità del cinema, senza modificare la sostanza e lo stile dei contenuti, sui cui poggia lessenza vitale della rivista. Allo stesso tempo abbiamo pensato di realizzare un sito internet (http:\\\\www.cahiersducinema.com, ndr) autonomo rispetto alla rivista e altrettanto vario e attuale. Sono passati otto mesi dalluscita del nuovo formato (Ottobre 2000, ndr) e possiamo affermare tranquillamente di essere riusciti a riportare in auge la rivista. Gli abbonamenti sono infatti aumentati del 60% passando da meno di 12.000 copie a 19.000, mentre le vendite sono passate dal 30% al 50%. Il sito internet è diventato uno dei due o tre più importanti di Francia, con 500.000 pagine lette in un mese. Anche la pubblicità è aumentata del 50%. Certo dobbiamo tener presente che la crescita nei numeri è stata in qualche modo aiutata dalle numerose manifestazioni dedicate al cinquantenario. Ora stiamo organizzando ulteriori appuntamenti come ad esempio la rassegna del cinema italiano prevista per linizio di ottobre in collaborazione con \"ItaliaCinema\".   O come la rassegna dedicata ai film preferiti dai \"Cahiers\"?   F.N. Sì. La rassegna 50 anni, 50 film, in cui sono stati proiettati 50 film significativi per la storia del cinema dei \"Cahiers\", uno per ogni anno di pubblicazione, ha avuto un grande successo e stiamo infatti progettando di organizzarla ogni anno. Ci vogliono finanziamenti naturalmente ma credo che ci riusciremo.  
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