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Intervista a Francesca Neri

Non avendo mai fatto un film d'azione, e non avendo mai pensato di farlo, mi interessava fare quest'esperienza ad Hollywood.

Danni Collaterali

14.04.2003 - Autore: Adriano Ercolani
Francesca, come sei arrivata a girare Danni Collaterali? Mi è stato chiesto di fare un provino in Italia con un casting italiano. Il provino è stato mandato in America dove mi hanno chiesto di sostenerne un secondo con il regista. Credo che Arnold abbia visto questo provino e abbia deciso di prendermi.   Che cosa ti ha intrigato del tuo personaggio? Non avendo mai fatto un film d\'azione, e non avendo mai pensato di farlo, mi interessava fare quest\'esperienza ad Hollywood. E\' sempre più divertente per un attore interpretare un ruolo di cattivo. Mi interessava capire le ragione che spingono una persona ad atti di terrorismo. In particolare, nel caso dei colombiani, ci sono state molte violenze da parte della CIA, dei paramilitari e dell\'esercito. Così la volontà di difendere un popolo può portare un singolo alla scelta del terrorismo, di cui comprendo le ragioni ma non giustifico i mezzi   Come ti sei trovata sul set? Sono stata molto bene. E\' stato molto divertente perché la parte richiedeva anche un forte impegno fisico, e Arnold mi ha aiutato molto.   Dacci tre aggettivi per Schwarzenegger: Professionista, ironico e sorprendente: c\'è tutto un mondo dietro di lui che è difficile da spiegare in poche parole.   Una domanda al produttore Steve Reuther: come mai il film sorvola sulle responsabilità della CIA in centro America? Diversamente da quello che accade nella vita reale, nel film abbiamo giustizia: passa attraverso una perdita e del dolore, ma nella conclusione l\'idea di base è di impedire che altri atti orrendi accadano. Il contesto politico mondiale è molto complicato, e il film non parla esattamente di questo, ma commenta comunque la complessità dei ruoli delle parti in gioco: sia l\'America che il governo Colombiano che i terroristi danno nel film una motivazione del loro comportamento, anche se questo non giustifica la tragedia dei danni collaterali.   Cosa è stato cambiato nel film dopo l\'11 Settembre? Nulla è stato cambiato in conseguenza degli eventi delle Twin Towers. Il film che vedete ora è così come è uscito dalle ultime proiezioni di produzione di fine Agosto.   Francesca, tuo marito ha più volte dichiarato di essere contrario alla guerra. Tu che opinione hai? In questo momento è difficile che un americano non sia a favore della guerra. Allo stesso tempo, la cosa che mi da fastidio è che in Italia lo schierarsi pro o contro diventa sempre di più una strumentalizzazione politica, e in questo senso io sono sempre stata distante da questa pratica. Credo che nessun individuo possa essere a favore della guerra, però è difficile generalizzare.   Quali sono i vostri progetti futuri? E\' sempre un mistero per una casa di produzione il progetto successivo, ma nel nostro caso sicuramente sarà una commedia romantica. Ne cominceremo un paio la prossima primavera. Sto girando il film di Mimmo Calopresti, \"La felicità non costa niente\", una commedia dei sentimenti. Per quanto riguarda l\'America, vedremo: ci sono dei progetti in ballo.