
Eppure in questa storia l’esame diventa solo il pretesto per far reincontrare cinque amici di liceo che, ciascuno a modo suo, hanno difficoltà a crescere e a maturare completamente. “Non credo molto nell’essere maturo, penso che una certa immaturità debba mantenersi sempre, altrimenti si diventa troppo seri”, ha specificato Raoul Bova, che pure ha confessato di sognare ancora la sua interrogazione: “Ero terrorizzato, i miei professori mi giustificavano le impreparazioni perché nuotavo già a livello agonistico. Alcuni, non tutti. All’esame però c’era una commissione esterna, ed ero sicuro che non ce l’avrei fatta. Invece quell’anno, non so perché, ci fu una commissione interna e mi andò bene”. Bova nel film è Giorgio, uno pischiatra infantile che però non è pronto ad avere un bambino suo.

L’esame è stato ripreso in maniera particolare, come ha raccontato ai giornalisti Ambra Angiolini, che si cala nei panni di Francesca, una chef che soffre di sessuomania compulsiva e frequenta una terapia di gruppo, cercando di arrivare al centesimo giorno di astinenza: “Il giorno dell’esame non lo ricordavo così terrificante, invece quando mi si è riproposto è stata un po’ una sorpresa. Abbiamo trovato dei foglietti nei camper con la nostra materia e con gli altri attori ci siamo interrogati tutti a vicenda. Io avevo Dante, ho iniziato a ridere e non la smettevo più, Paolo ha continuato a girare e quindi le mie risa isteriche, come a scuola, sono finite nel film. Un asino c’è sempre, stavolta sono stata io e va bene così”.

Un po’ da “About a Boy”, un po’ da “Nine Months – Imprevisti d’amore”, si ritrovano in questa pellicola battute e gag ricalcate con la carta da lucido dai film con Hugh Grant, mescolate a momenti di vita vera, che si possono osservare tutti i giorni nella gente. Un mix di ingredienti che si sa essere buoni, assemblati nella ricetta perfetta come nella cucina di Francesca/Ambra Angiolini, e che alla fine, ovviamente, funzionano. Con il rischio però di apparire un po’ troppo come la formula infallibile studiata a tavolino – e di fatto, diciamocelo, questo film è un altra "Notte prima degli esami" portata sullo schermo, questa volta non da Brizzi e non con attori adolescenti.

Fuori da questo e da tutti gli schemi è il personaggio di Ricky Memphis: Lorenzo è un agente immobiliare che non ha una casa sua e nemmeno la vuole. Vive con i suoi genitori, due straordinari Maurizio Mattioli (che in un film che strizza l’occhio a “Compagni di scuola” non poteva mancare) e Giovanna Ralli, e i siparietti tra padre e figlio sono irresistibili. Tanto per dire ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che Memphis non è capace solo dei vari “Distretto di polizia”, ma ha una vena comica che il nostro cinema potrebbe sfuttare molto di più e meglio.
"Immaturi" sarà distribuito dalla Medusa Film a partire dal 21 gennaio
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