NOTIZIE

Il talento di Mr. Walken illumina Roma

Faccia a faccia con l'attore, premio Oscar per "Il cacciatore" e ospite nella Città Eterna in occasione di un nuovo appuntamento con "Viaggio nel cinema americano"

Il talento di Mr. Walken illumina Roma

19.04.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma – Il box office dell’Auditorium Parco della Musica ha esaurito tutti i biglietti nel momento in cui è diffusa la notizia che la sera del 18 aprile Christopher Walken avrebbe incontrato il pubblico nella sala Petrassi. Il nome di Walken è sinonimo di leggenda, non solo per l’Oscar vinto per “Il cacciatore” (il film che lui stesso definisce: “la svolta della mia carriera”), ma anche per aver lavorato al fianco dei migliori attori e registi. “E’ stato proprio il grandissimo Sidney Lumet ad affidarmi il mio primo lavoro in 'Rapina Record a New York'”.

Christopher Walken ne Il cacciatore

Passare un’ora a sentire parlare l’attore, significa tuffarsi in curiosi aneddoti hollywoodiani che avremmo sempre voluto conoscere: “Avete presente la scena della roulette russa con i Viet Cong ne ‘Il cacciatore’? – chiede Walken – il tizio che continua a schiaffeggiare me e Bob De Niro era un avvocato di Bangkok, una persona così simpatica e per bene! Sul set di quel film ci era stato detto di non avventurarci da soli per Bangkok di notte, perché poteva essere pericolosa. Ovviamente avventurarmi in quella bellissima città è stata la prima cosa che ho fatto!”.

E intanto sullo schermo appaiono i suoi film più celebri: eccolo al fianco di Woody Allen in esilaranti momenti di “Io e Annie” e successivamente in divisa militare mentre spiega a un bambino l’importanza di un orologio d’oro  in “Pulp Fiction”: “Ho lavorato due volte con Woody Allen… e non ci ho mai parlato. Ricordo quando ho fatto il provino per il ruolo in ‘Io e Annie’. Lo ho sostenuto con la sua direttrice di casting, ma lui era in quella stanza, seduto in un angolo in silenzio. Una volta gli chiesi se era sicuro di quella scelta e lui mi liquidò rispondendo: 'Stai tranquillo, ho tutto nella mia testa'". L’attore spende soltanto parole di elogio per Tarantino: “Per prepararmi al ruolo in Pulp Fiction’ ho ripetuto quel monologo per un mese: Tarantino è uno scrittore fantastico, il mio dialogo era lungo otto pagine, lo abbiamo filmato in una mattinata nell’ultimo giorno di riprese, quando ormai tutti erano andati via. Mi piacerebbe tantissimo tornare a lavorare con Quentin, e vorrei farlo per più di qualche ora”.

Walken insieme a Tarantino nel 2008

Ci sono attori che non amano mai guardare i loro lavori e altri che amano invece non prendersi mai troppo sul serio, Chris Walken appartiene al secondo gruppo: “Ogni mattina quando mi sveglio, accendo la TV satellitare e faccio un giro su quei cinquanta canali di cinema alla ricerca di un mio film. Io non lo guardo, ma beccarlo trasmesso per qualche minuto è sempre una sensazione piacevole!”. Tra le sue esperienze più felici, l’attore ricorda quella del padre di Leonardo DiCaprio nel magnifico “Prova a prendermi”: “Una volta incontrai Ben Kingsley in un ascensore quando giravo quel film in California. Mi ha chiesto: 'Come mai sei qui?'. E io: 'Sto girando un film con Spielberg'. E lui: 'Sei proprio in ottime mani!'. Questi grandi registi, come Spielberg o anche Tim Burton si prendono cura di te e quindi è molto difficile fallire con loro”.

Ma Walken afferma anche con nostalgia: “Mi spiace non aver mai lavorato con Martin Scorsese: sapete lui ha provato a girare per anni ‘L’ultima tentazione di Cristo’, prima di trovare i fondi e girarlo con Willem Dafoe. Dieci anni prima mi aveva offerto il ruolo del protagonista e sono andato a incontrarlo in casa sua dove abbiamo parlato di arte, dell’amore per Giotto e di altre ispirazioni. Lavorare con Marty può essere davvero una grande esperienza”.

Walken nel videoclip Weapon of Choice

E naturalmente si parla anche dell’amore per il ballo, mentre sul grande schermo scorrono le immagini del video musicale “Weapon of Choice”, diretto da Spike Jonze : “Io sono un ballerino prima che un attore. È stato così che ho conosciuto mia moglie in un adattamento di ‘West Side Story’: io interpretavo Riff e lei Graziella!”.