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Il premio Oscar Birdman in DVD: "C'è un po' di schizofrenia in tutti noi"

Il film di Iñárritu arriva in Home Video, cerchiamo di approfondire la sua follia parlandone con lo sceneggiatore Alexander Dinelaris

12.06.2015 - Autore: Pierpaolo Festa
C'era anche Alexander Dinelaris su quel palco la sera dello scorso 22 febbraio quando Birdman si è assicurato i suoi quattro Oscar incluso quello più importante assegnato al miglior film. "La gente mi chiede se sono rimasto con i piedi per terra dopo l'Oscar - ci racconta lo sceneggiatore del film - io rispondo sempre: "nemmeno ventiquattro ore dopo ero a casa a riparare la cucina e cambiare i pannolini a mio figlio!". 
 
Il film di Alejandro Inarritu arriva in DVD e Blu-Ray con 20th Century Fox Home Entertainment (già disponibile anche in Digital HD su iTunes), per l'occasione Film.it ne parla con lo sceneggiatore cercando di capire una cosa su tutte: quanto siamo schizofrenici in generale?
Ce n'è un po' in tutti noi di schizofrenia. Tutti quanti abbiamo un angelo e un diavolo che ci parlano alle spalle: uno che dice quanto siamo bravi e belli, e l'altro che dice che non valiamo niente. 
 
Detto questo, quante possibilità ci sono di incontrare un vero Riggan Thomson nelle strade di Hollywood?
(sorride) Conosci benissimo la risposta, la sai meglio di me, no?
 
Ok va bene, proviamoci da un'altra prospettiva: il film colpisce gli attori e il loro mondo mettendoli in ridicolo, ma anche trattandoli con tenerezza...
Hai centrato esattamente il punto. E' vero che c'è una forte componente di ego negli attori, e la mettiamo in ridicolo, d'altra parte sono proprio gli loro ad andare in scena tutte le sere pronti a dare tutto quello che anno e rischiare qualunque cosa davanti a un pubblico. Nel film attaccano Keaton definendolo "un clown in un vestito di lycra" e lui risponde: "Può darsi, ma domani sarò sul palco alle otto a rischiare tutto. voi cosa farete?".

A proposito del vestito di lycra. Si parla tanto di Birdman nel film, ma non veniamo mai a conoscenza di quali siano i superpoteri di quel personaggio...
(sorride) Ottima domanda! Non ha un superpotere, tutto sta nel suo vestito: è un mortale con un vestito pieno di gadget.  
 
Torniamo agli attori. Mentre guardavo Norton nel film pensavo: "Questo è Edward Norton che interpreta una specie di versione esagerata di se stesso". E' così?
Fammi dire subito che Ed  è un genio. E' un attore teatrale in primis e senza dubbio ha messo tutto se stesso al servizio del personaggio, rendendolo reale. Il rischio con quel ruolo era di renderlo poco credibile, quello che ha fatto lui è stato domare un personaggio selvaggio e tenerlo sul piano reale. 

Mi chiedo dunque quanto si potesse improvvisare su quel set...
Pochissimo. Praticamente zero. Avevamo già calcolato tutti i movimenti della macchina da presa sin da prima che arrivassero gli attori sul set. Tutto era calcolato al millimetro, quindi i cambiamenti sono stati minimi.  

Dunque è nata prima la storia o l'idea di girare il film in questo modo? 
E' nato tutto da un desiderio profondo di Alejandro Iñárritu che ci ha detto, prima ancora che avessimo una storia: "voglio fare una commedia dark e girarla come se fosse un'unica inquadratura".  

Emma Stone ed Edward Norton si baciano sul set di Birdman
 
Da come ne parla sembra più un'operazione chirurgica che un processo creativo...
La creatività è arrivata per prima, poi abbiamo dovuto essere chirurgici nella precisione. La sfida è stata rappresentata dal materiale narrativo, perché è sempre più difficile fare commedia. Non sai mai se lo humour funzionerà.  
 
Birdman parla della battaglia che abbiamo con il nostro ego. Tutti i personaggi e tutti i loro problemi sono mossi dal loro ego sproporizionato. La domanda scomoda è: quanto ego ha Iñárritu?
In realtà è un tipo molto critico con se stesso. Quanto ego ha? Posso solo dirti che è il più grande genio con cui abbia mai lavorato. 



Birdman è attualmente disponibile in DVD, BLU-RAY e DIGITAL HD (solo su iTunes). I contenuti speciali includono interviste inedite con il regista Alejandro González Iñárritu e Michael Keaton, un backstage del cast e della troupe e un’imperdibile selezione di immagini rare scattate dal Direttore della Fotografia, Emmanuel Lubezki