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Il grande spirito, Sergio Rubini presenta il nuovo film ambientato sui tetti di Taranto (videointervista)

La commedia drammatica che flirta con il western è interpretata dallo stesso Rubini affiancato da Rocco Papaleo

11.05.2019 - Autore: servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile
Sergio Rubini torna al cinema, davanti e dietro la macchina da presa. Sullo schermo viene affiancato da Rocco Papaleo in una nuova commedia drammatica intitolata Il grande spirito. Ambientato sui tetti di Taranto, il film richiama toni da noir e crime drama. Toni western e perfino apocalittici. Tutt'altro che lontani dalla nostra realtà.


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Attore tra i più affermati del nostro cinema, Rubini ha iniziato a dirigere trent'anni fa: era il 1990 quando il suo primo film da regista, La stazione, arrivava nei cinema. Da lì in poi Rubini ha esplorato diversi generi: il noir con La bionda, la commedia sexy con Prestazione straordinaria, il film d'epoca con Il viaggio della sposa, e poi drammi, coming of age e ha perfino flirtato con il fantasy quando ha diretto e interpretato Mi rifaccio vivo. In che modo questi film così tanto diversi realizzati nell'arco di tre decenni possono essere collegati?

Lo abbiamo chiesto all'attore e regista nella videointervista esclusiva che vi mostriamo in alto

Sergio Rubini, Margherita Buy ed Ennio Fantastichini ne La stazione. Scopri su Amazon il primo film da regista di Rubini

Questa la sinossi ufficiale del film:
In un quartiere della periferia di Taranto, durante una rapina, uno dei tre complici, un cinquantenne dall'aria malmessa, Tonino (Sergio Rubini) approfittando della distrazione degli altri due, ruba tutto il malloppo e scappa. Il suo è un gesto di riscatto nei confronti di chi non ha più rispetto del suo lungo e onorato curriculum delinquenziale, macchiato da un fatale errore, che gli è valso l'ignominioso appellativo di Barboncino. La corsa di Tonino, inseguito dai suoi complici sempre più infuriati, procede verso l'alto, di tetto in tetto fino a raggiungere la terrazza più elevata, oltre la quale c'è lo strapiombo, che lo costringe a cercare rifugio in un vecchio lavatoio. Lì trova uno strano individuo (Rocco Papaleo) dall'aspetto eccentrico: porta una piuma d'uccello dietro l'orecchio, sostiene di chiamarsi Cervo Nero, di appartenere alla tribù dei Sioux e aggiunge che il Grande Spirito in persona gli aveva preannunciato l'arrivo dell'Uomo del destino! Tonino si trova sotto assedio: il quartiere è presidiato dai suoi inseguitori e gli angoli delle strade controllate. In una immobilità forzata dovuta ad una caduta da un'impalcatura, con il bottino finito sepolto sotto una montagna di pietrisco in un vicino cantiere, falliscono i suoi tentativi velleitari di recuperare la refurtiva e di organizzare una fuga con l'ex-compagna Milena (Bianca Guaccero). Tonino è completamente solo. Non gli rimane che un'unica disperata alternativa: allearsi con quello squilibrato che si comporta come un pellerossa e che, proprio perché guarda il mondo da un'altra prospettiva, potrà forse fornirgli la chiave per uscire dal vicolo cieco in cui è finito.

Il grande spirito è distribuito nei cinema da 01 Distribution.

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