Quali sono gli aspetti simili che Gatto ha con Antonio Banderas?
Io adoro questo personaggio! E’ molto coraggioso, ovviamente io non sono così valoroso, ma lo sento comunque costruito intorno a me. Gatto è un abile spadaccino come Zorro, sa ballare e ha fama di latin lover. Inoltre nel personaggio del gatto c’è una dicotomia che mi affascina particolarmente: ha infatti una voce forte penetrante, intrappolata in un corpo cosi piccolo ed esile, una scelta particolare che crea un contrasto inaspettato e molto divertente.
Infatti il protagonista è veramente divertente, romantico, epico. Quanto si è divertito ad interpretarlo?
E’ stato un processo molto creativo, e mi sono divertito moltissimo ad interpretarlo anche perché ha degli aspetti molto buffi. E’ un onore in questi tempi avere la capacità e l’opportunità di far ridere la gente! Tecnicamente è stato difficile doppiare in altre lingue come l’italiano, però ho lavorato con il direttore del doppiaggio italiano che mi ha aiutato molto. Adesso torno a Los Angeles e poi realizzerò un piccolo corto di Gatto che sarà presentato all’uscita del DVD.
Sappiamo che doppia in molte lingue, quali sono state le varie differenze e le difficoltà?
Bisogna adattarsi alle caratteristiche principali del personaggi. Poi si possono inserire cose personali e caratteriali, ad esempio quando ho doppiato in spagnolo ho cercato di parlare il malagueño, con un accento di Malaga, la mia città natia.
Conosce il cinema contemporaneo come quello di Nanni Moretti o di Paolo Sorrentino? Le piacerebbe lavorare con un regista italiano?
Finché c’è una buona storia e un buon regista mi va di lavorare a qualsiasi progetto. Ho cambiato agente e ora lavoro solo con le persone con cui mi trovo bene. L’Italia è una forza per il cinema mondiale, forse più nel passato che oggi, ma Nanni Moretti o Paolo Sorrentino sono molto bravi. Quest’anno per me sarà pieno di impegni, e ho tante cose in testa... dunque si vedrà!
Accanto al Gatto con gli Stivali troviamo l’affascinante e divertente Salma Hayek, pronta sempre a sfoderare un sorriso ed una battuta irriverente. Come si è sentita ad interpretare il ruolo di Kitty Zampe di Velluto?
E’ stato un lavoro magnifico: non mi sono mai dovuta truccare ed ho potuto lavorare dovunque! Il personaggio di Kitty è forte e sensuale ed è molto simpatica! E’ una femminista convinta che vuole avere sempre l’ultima parola: mi sono divertita ad avere sempre ragione anche su Antonio!
In che modo sei entrata nel personaggio di Kitty?
E’ stata un esperienza bellissima, mi sono lasciata guidare dal regista che mi ha aiutato tanto. E’ stato un lavoro strano e soddisfacente.
Come Kitty, quali sono i tuoi artigli?
Nella società noi donne siamo state spesso private delle nostre “unghie", cioè dei nostri diritti. Ma abbiamo sempre trovato il modo per farci sentire, siamo brave a improvvisare, “annusare” la situazione e usare gli strumenti che abbiamo a disposizione. Le donne sanno dare il meglio anche nelle peggiori situazioni.
Il regista del film e sceneggiatore della saga di “Shrek”, Chris Miller, ci svela che si è sentito onorato di poter finalmente raccontare la storia del Gatto con gli Stivali. “E’ stata un’esperienza liberatoria - ci ha confessato - in cui ho potuto creare un mondo diverso da quello di Shrek, anche se parte di questo mondo già esisteva grazie ad Antonio Banderas che ha lavorato sul personaggio e ha valorizzato il suo ruolo precedentemente”.
Possiamo quindi aspettarci un sequel? Ci risponde il produttore Jeffrey Katzenberg: “In questo film ci siamo innamorati dei personaggi ma anche degli attori. La possibilità di un sequel è determinata da due fattori: dal pubblico e da una buona storia, con un buon narratore che riesca a raccontarla, come Chris Miller”.
Vi ricordiamo che “Il Gatto con gli stivali” uscirà il 16 dicembre nelle sale italiane, distribuito dalla Universal Pictures. Per saperne di più, guardate il trailer.
