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Hop: Intervista a James Marsden

Abbiamo incontrato l'attore a Roma, dove è venuto a presentare il film di Pasqua della Universal

Hop - James Marsden

29.03.2011 - Autore: Federica Aliano
Di film sul Natale e sull’esistenza di Babbo Natale ce ne sono a pacchi, ma chi ha mai pensato di girarne uno sul Coniglietto Pasquale? A recuperare ci pensa il team di Chris Meledandri (creatore di “Cattivissimo Me”), che con “Hop” ha realizzato una commistione di animazione e live action di vera qualità, con dei colori brillanti come raramente si riesce a fare in questi casi. Il film, divertente al punto giusto, vede come protagonista “umano” James Marsden, che già aveva dimostrato autoironia da vendere in “Hairspray” e soprattutto in “Come d’incanto”. Con un sorriso luminoso, l’attore ha presentato il film a Roma. Noi lo abbiamo incontrato e abbiamo scoperto che, oltre a essere davvero un bel tipo, è una persona piacevole, molto cortese e molto preparata. Amante del grande cinema del passato, James ha le idee molto chiare sulla sua vita e la sua carriera.

James Marsden in Hop

Nella vita hai mai desiderato essere qualcosa di diverso da quello che sei?
Assolutamente no. Recitare è stata la mia passione sin da ragazzo, quindi sono felice di essere quello che sono.
 
Sei un attore versatile: durante la tua carriera hai collezionato ruoli fra loro molto diversi...
In realtà per molto tempo è stata una coincidenza, poi ho voluto cercare di mantenere una carriera diversificata. Mi piace poter essere sfidato da nuovi ruoli, nuovi generi. Pian piano mi sono reso conto che fare l’attore comico è più nelle mie corde, però mi piace affrontare tutto, esprimermi in diversi generi.

Sei indubbiamente un uomo molto bello, però a differenza della maggior parte dei begli attori di Hollywood, mi sembra tu giochi con il tuo aspetto, che quasi preferisci prenderti in giro.
Ti ringrazio! (ride e arrossisce molto) Non mi sono mai sentito a mio agio con questo mio aspetto esteriore, che peraltro da ragazzo non mi valeva mica un codazzo di ragazze... non ero così ricercato. Preferisco tirare fuori qualcosa in più, fare un’analisi più approfondita dei personaggi che interpreto. Ed è vero, non mi piace prendermi sul serio.

James Marsden in Hop

C’è un attore che ti piace o a cui ti ispiri?
Sin da quando ero un ragazzino, il mio punto di riferimento è stato Paul Newman, anche perché è riuscito a mantenere una solida vita personale e familiare al di fuori di Hollywood, cosa che anche io cerco e voglio fare. Mi incuriosisce Brad Pitt perché la sua carriera è molto variegata, è un attore che si mette sempre in discussione passando da un ruolo all’altro anche se il suo aspetto fisico e la notorietà gli avrebbero permesso di non farlo. Aveva la strada in discesa, eppure ha scelto ruoli in film difficili come “L’esercito delle 12 scimmie” e “Fight Club”.

Dici che anche tu differenzi i ruoli. In realtà, in passato, c’è stato una sorta di buffo typecasting nei tuoi confronti: in “X-Men”, “Le pagine della nostra vita”, "Superman Returns"…

Non dire altro: quello che alla fine non si prende la ragazza!

Peggio: quello che viene tradito dalla ragazza!
Lo so, lo so... È stata una coincidenza! (ride) Infatti una delle ragioni per le quali ho accettato di fare “27 volte in bianco” era per mettere fine all’idea che io ero sempre il meno fortunato…

James Marsden in Hop

Anche perché nella vita non lo sei…
No, sono molto fortunato. Sarebbe veramente molto triste se i miei ruoli dovessero essere la realtà della mia vita.


"Hop" arriverà nei cinema dall'1 aprile distribuito dalla Universal Pictures

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