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Home Video: prima dell'Oscar Boyhood arriva in DVD e Blu-Ray

Film.it incontra il protagonista Ellar Coltrane, in prima linea nel corso di dodici anni di set: "Vi racconto il romanticismo texano"

Boyhood


10.02.2015 - Autore: Pierpaolo Festa
Un'espressione come "romanticismo texano" potrebbe suonare come un ossimoro agli occhi di chi guarda alcuni drammi/action hollywoodiani che raccontano superficialmente la cultura di "bovari" con un'arma automatica sempre a portata di mano. Puntata su questi stessi elementi, la macchina da presa di Richard Linklater si avventura tanto con rispetto quanto con ironia, basti pensare a una delle scene madri di Boyhood, quella del vecchio che in occasione del compleanno del protagonista gli regala una bibbia e un fucile. Orgoglioso. Ne parliamo con Ellar Coltrane, protagonista del film di Linklater appena uscito in Blu-Ray e DVD: "E' assolutamente realistico: ci sono famiglie così in Texas ed è vero che Richard lo racconta in maniera divertente e assurda, ma anche nel pieno rispetto".



Quindi possiamo parlare del "romanticismo del Texas"?
Di sicuro ci sono componenti spiacevoli nella nostra cultura, come dappertutto. E' vero, però, che il Texas non è mai stato esplorato così tanto nella fiction. La verità è che è un posto incredibile. Speciale per tutti noi. Boyhood mostra la cultura texana come Richard la conosce. E' tutto vero.

Ripensando a questi dodici anni di lavoro su Boyhood, ricordi ancora il primo ciak sul set?
Per niente! Non ricordo più niente. Ho dei flash del provino, ma possiamo dire che non ho memoria dei primi due anni passati sul progetto. Posso dirti però della prima volta che ho conosciuto Richard Linklater. Mi ha parlato e mi ha trattato come se fossi un suo pari: non mi guardava dall'alto in basso, mi ascoltava. Io gli interessavo. A quell'età capita di essere trattato dagli adulti come se fossi stupido, Richard non lo ha mai fatto. Questo è il suo talento più incredibile, mi ha permesso di essere me stesso, il più naturale possibile.

Leggendo una delle tue interviste, sembra che all'epoca uno dei tuoi film preferiti fosse Waking Life, il film più complesso di Linklater. Insomma avevi sette anni e amavi quel film?
Era il mio film preferito! L'ho capito fino a un certo punto, questo lo ammetto. Visivamente però era bellissimo, ecco cosa me lo faceva amare. Riguardandolo oggi, in effetti, ho colto molti più elementi... almeno credo!   



Tornando ai giorni sul set di Boyhood, quando hai cominciato ad avere più controllo sul tuo personaggio?
Premetto che sin dall'inizio il regista ha trattato tutti noi come dei veri attori. Detto questo, se è vero che raccontare l'età più giovane è stato molto semplice, è anche vero che quando sono cresciuto ho avuto più input nella costruzione di Mason.

Tornando al romanticismo texano, Mason è un tipo veramente silenzioso, un'altra componente molto lontana dallo stereotipo dell'americano medio...
E' un tratto che fa parte di me e che condivido con Richard Linklater. Anzi, credo che sia stata una delle ragioni principali che mi ha fatto ottenere il ruolo.  

Ethan Hawke è stato candidato all'Oscar per il ruolo del padre. E' interessante notare come l'Academy si sia affezionata a questo personaggio pieno di difetti...
Sì, è un uomo confuso e all'inizio del film è un padre assente. Però ama i suoi figli e fa del suo meglio per star loro vicino. E' come una lotta per lui, perché deve sistemare anche la sua vita. La verità è che si tratta di un padre pieno d'amore e comprensivo verso i suoi figli. Conosco padri che sono sempre presenti fisicamente ma nell'animo sono molto distanti dai figli.


 
Linklater ha scherzato definendo Boyhood una specie di prequel di Prima dell'alba. Ha infatti ipotizzato che la vita di Mason potrebbe benissimo proseguire su un treno per Vienna, dove incontra la ragazza dei suoi sogni. Un chiaro riferimento a Julie Delpy e Ethan Hawke...
Mi vergogno ad ammettere che non ho mai visto quei film di Richard! Da una parte so che scherzava, dall'altra mi piace molto l'idea di un universo unico nella filmografia di un regista.

La domanda finale è quella tradizionale: Ellar, qual era il poster che avevi in camera da ragazzino?
Mi ricordo solo quello di Batman in versione animata: La maschera del fantasma.

E il poster di Boyhood invece? Che effetto fa guardarti in quella splendida foto?
E' surreale e bizzarro ogni volta che la vedo, praticamente ogni giorno sulla parete della mia camera.

Boyhood, nominato a sei Oscar, è disponibile in Blu-Ray e DVD distribuito da Universal Pictures Italia Home Video. Qui la nostra recensione.