Gli incubi di Jude Law: "Ho chiuso con Amleto"

In attesa che i produttori Guillermo del Toro e Jeffrey Katzenberg e il regista Peter Ramsey presentino al Festival di Roma l’evento Le 5 leggende, Film.it partecipa all’incontro stampa con Jude Law in un hotel del centro della Città Eterna. Un aspetto minaccioso con baffi e basettoni (è impegnato sul set del noir Dom Hemingway), Law ci parla dell’aver prestato la voce a Pitch Black, nemesi degli eroi capitanati da Babbo Natale, il cui scopo principale è incutere paura nel cuore dei bambini e cancellare ogni traccia di gioia. Più principe della competizione che uomo nero…



Lo abbiamo chiesto personalmente all’attore: “Essere troppo competitivi vuol dire perdere in partenza – racconta Law – Anni fa dividevo il mio appartamento con Ewan McGregor e Jonny Lee Miller e competevamo molto a caccia degli stessi ruoli. Capitava che uno venisse scelto e l’altro meno e bisognava capire che non si trattava di mancanza di talento. A volte, semplicemente, non cercano uno come te. Dunque essere competitivi non ha senso. Meglio così, del resto alla mia età credo di non poter competere affatto con la gente più giovane…”.

Quali sono dunque i giovani più stimati da Jude Law? “Vi faccio due nomi: Aaron Johnson con cui ho da poco recitato in Anna Karenina. L’altro è Tom Hiddleston”. L’attore parla tanto delle sue paure, raccontando il suo segreto: “Personalmente trovo la paura un fattore che motiva. Oggi più di prima. Adoro ruoli che mi spaventano e non mi fanno sentire al sicuro: mi spingono ad accettare sfide e rischi. Alla fine mi sento appagato”. Il film che sta attualmente interpretando rappresenta una di queste sfide: “Dom Hemingway è un ladruncolo che non fa bene il suo mestiere. Finisce in galera per dodici anni perché non rivela i nomi dei complici di una rapina. Una volta libero torna al suo mondo, convinto di trovare i soldi che gli erano stati promessi. Non sarà così facile. E poi c’è anche il rapporto con la figlia ventenne che lo ignora”.



L’altra paura di Law è quella della critica cinematografica nella personificazione dei suoi bambini:
“Gli ho mostrato Le cinque leggende e lo hanno amato molto. So bene quanto possano essere molto critici verso un film: quando apprezzano una cosa, sono sinceri e io ne vado fiero”. L’attore ci saluta con una frase liberatoria, ritornando al suo amato bardo in attesa che interpreti Enrico V sui palcoscenici di Londra l’anno prossimo. D’un tratto qualcuno chiede se riporterà a teatro il principe di Danimarca: “Amleto? Ho interpretato duecento rappresentazioni. Basta!”. 

Le cinque leggende, in uscita il 29 novembre, è distribuito dalla Universal Pictures. 

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