Dunque un'esortazione al mondo dei sogni?
Proprio così. Justin sa bene che fare l'avvocato vuol dire tralasciare del tutto il lato romantico e “rigare dritto”. Si tratta dunque dello scontro tra due forze che avviene per tutto il corso del film. Tutto si basa sul perseguimento di un sogno, avere la forza di credere in sé stessi e creare la propria personalità. E quindi la classica storia di un ragazzo che cerca di raggiungere i suoi obiettivi e per farlo incontra diversi ostacoli e difficoltà. Alcune lo butteranno giù, ma imparerà a rialzarsi.
Eppure nel film si intravede anche cosa accade ai sognatori eccessivi...
Sì, succede proprio al mio personaggio. Sir Clorex è più sognatore che cavaliere. Sognare gli ha fatto intraprendere la strada sbagliata. Nel film mostra più difetti che pregi, ma allo stesso tempo è lui che crea l'umorismo. Uno degli elementi più importanti del film. Ecco perché questo personaggio mi piace.
Ormai hai una certa esperienza con il cinema di animazione. Raccontami da dove viene la passione per questo tipo di progetti...
Tutto sta nella sfida che si crea nel momento in cui si cerca di dare personalità al personaggio. Nel nostro caso è la voce che gli dà cuore e anima. La verità è che io non riesco a lavorare di fronte ad un copione e semplicemente dire le battute e, una volta finito, andare a casa. Ho bisogno di sentirle mie. Ad eccezione di alcune occasioni particolari, mi ritrovo sempre a lavorare da solo: in cabina di doppiaggio mi muovo molto e alle volte capita che devono afferrare e riportarmi davanti al microfono perché nel frattempo mi ero allontanato!
Justin e i cavalieri valorosi, in uscita il 24 ottobre, è distribuito da Moviemax.
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