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Gioele Dix, Emilio, Solfrizzi, Fabio De Luigi

Gioele Dix, Emilio, Solfrizzi, Fabio De Luigi

28.05.2001 - Autore: Valeria Chiari
TRE DOMANDE A...     GIOELE DIX   Quanto Gioele cè in Bernardo? \" Mi assomiglia molto. Anche io sono piuttosto severo, intransigente nelle idee e nei rapporti; sono stato sempre un esclusivista anche se piano piano con letà sto diventando più tollerante. Il percorso rigenerativo di Bebo per il quale arriva alla conclusione che limportante è riuscire ad accettare più profondamente se stessi, lho fatto anche io. Da ragazzo ero anche io molto duro, inflessibile poi col tempo mi sono ammorbidito.\"   Del problema dellidentità ne hai sentito il peso anche tu?   \"Certamente si ed è un problema che in realtà non si risolve mai. Ho imparato ad accettarlo e conviverci e ora lo considero gioiosamente irrisolto.\"   Chi avresti voluto essere?   \"Da piccolo volevo fare il bigliettaio sui tram, trovavo parecchio confortante il fatto che tutti gli davano delle monetine senza che lui le chiedesse. Poi quando sono cresciuto hanno tolto i bigliettai dal tram e allora ho fatto lattore.\"     EMILIO SOLFRIZZI   Quanto Emilio cè in Andrea?   \"Moltissimo. Andrea è un personaggio molto contraddittorio: per alcuni versi meschino e per altri invece generoso; affrontando questo personaggio ho dovuto guardarmi dentro e tirare fuori caratteristiche non necessariamente gradevoli, ma che in fondo tutti posseggono. Come molte persone Andrea non è riuscito a pacificare se stesso e cerca altrove la propria soddisfazione, poi quando si trova nella vita di un altro utilizza le sue energie per tornare verso quello che ha perduto. E pervaso dallansia di vivere, e anche questo mi appartiene, ma a lui questa ambizione di vivere gli provoca un grande tormento.\"   Hai sentito qualche volta il peso anche tu il peso di un identità non proprio perfetta?   \"Si, assolutamente. Ho convissuto a lungo con un profondo senso di inadeguatezza, contro il quale ero incapace di combattere. Scegliere di far lattore mi sembrò, allora la cosa più ovvia per riuscire a fuggire da me stesso. Una scelta vigliacca che però mi ha aiutato moltissimo, mi ha permesso di prendere decisioni più consapevoli e seppur lentamente, coscienza di me.\"   Cè un ruolo che vorresti assolutamente interpretare?   \"Si, il prossimo. Ad ottobre inizio un film sulla battaglia di El Alamein diretto da Enzo Monteleone.\"       FABIO DE LUIGI   Cè un po di Fabio in Christian?   \"Christian è un sognatore che non riesce a dire a Caterina che è innamorato di lei finendo per riempirsi la casa di collirio. Io anche sono parecchio timido oltre ad essere un profondo indeciso e spesso insicuro.\"     Tu anche sei alla ricerca di unaltra identità?   \"No, non voglio diventare qualcun altro, sto cercando di essere un me stesso che mi piaccia sempre di più.\"   Chi avresti voluto essere?   \"Ho sempre voluto fare lattore. Fin da bambino. Mi piaceva soprattutto far ridere. E per questo che sono voluto diventare un comico: quando sento la gente ridere per quello che dico o faccio, anche se ride di me, mi piace tantissimo, sembrerà una cosa da matti, ma mi fa star bene, mi mette a mio agio.\"   Questo vuol dire che non accetterai mai ruoli drammatici?   \"Ne ho effettivamente molta paura, non so bene se sarei in grado di interpretarli. Però non escludo la possibilità: se un giorno mi verrà fatta una proposta indecente, cioè non far ridere, non la scarterò a priori. Ma ne avrò certamente molta paura..\"        
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