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Fahrenhait 9/11 vince a Cannes

Trionfo di Michael Moore alla 57/esima edizione del Festival di Cannes. Il documentario anti-Bush conquista la giuria e viene seppellito di applausi.

Michael Moore premiato con la Palma d'oro al Festival di Cannes 2004

24.05.2004 - Autore: Giulia Villoresi
Verdetto-provocazione al Festival di Cannes. Michael Moore vince la Palma d\'Oro con il documentario \"Fahrenhait 9/11\". Il lungometraggio racconta delle frodi elettorali del presidente americano George Bush, delle sue colpe nel disastro dell\'11 settembre, del suo disprezzo per la vita dei soldati mandati a morire in Afghanistan e in Iraq. Un invettiva politica, ma anche un bellissimo film, e il presidente di Giuria, Quentin Tarantino, ha voluto specificare il valore artistico e non politico del premio. Ma il successo di Moore è stato totale. E significativo. Un ovazione, un trionfo, grida di entusiasmo, applausi interminabili. Addirittura due americani del Michigan che gli offrono dei soldi per produrre il documentario in America. Infatti ora che anche l\'Albania ha acquistato il film, gli Stati Uniti sono l\'unico paese senza distribuzione. Ma con la Palma d\'Oro, si augura il regista, anche l\'America dovrà e vorrà vedere. Michael Moore, commosso, insolitamente timido, ha dedicato il premio alla figlia che si laureava proprio quel giorno, e a tutti i figli d\'America che sono andati a morire in una guerra ingiusta. Il suo desiderio più grande è che tutti sappiano la verità. Un portavoce della Casa Bianca ha commentato con queste parole: \"Siamo un paese libero. Ecco perché siamo un grandi: qui ciascuno ha il diritto di dire ciò che vuole.\" Il Gran Premio della Giuria sembra corrispondere in parte ai gusti orientali del presidente Tarantino. Lo vince \"Old Boy\" di Park Chan-Wook. Il premio della Miglior Regia va al francese Tony Gatlif per \"Exils\", ed è francese anche il vincitore del premio per la Miglior Sceneggiatura, consegnato a Agnès Jaoui e Jean-Pierre Bacri per \"Comme une image\". Il Premio della Giuria va ex aequo a Irma P. Hall, timoratissima signora di \"The Ladykillers\" dei fratelli Coen e a \"Tropical Malady\", del 34enne tailandese Apichatpong Weerasethakul. Una storia d\'amore gay consumata negli eccessi lussureggianti della giungla tropicale. Miglior Attore viene premiato inaspettatamente il giovane cinese Yagira Yuya, protagonista di \"Nobody Knows\", assente alla premiazione per un esame (andato male). Miglior Attrice è Maggie Cheung, protagonista di \"Clean\". Tornano a mani vuote Kusturika e il favoritissimo Wong Kar-Wai che ha presentato alla Croisette il suo \"2046\", lavoro legato al suo film precedente \"In the Mood for Love\". La pellicola, attesissima, è arrivata in ritardo al Festival ma ha in qualche modo deluso le aspettative della Giuria.