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Eva Mendes presenta "Live!"

Arriva sugli schermi italiani il grottesco "Live!", film su un reality show incentrato sulla roulette russa. Protagonista e produttrice della pellicola la bellissima Eva Mendes, giunta a Roma per l'occasione.

Eva Mendes presenta "Live!"

27.02.2009 - Autore: Andrea D'Addio
“Ho accettato di produrre e interpretare questo progetto perché mi è sembrata una proposta provocante. Mi piaceva l’idea di fare parte di un lavoro che inducesse alla riflessione, di un qualcosa che fosse stimolo, una volta usciti dalla sala, per discussioni. Ad Hollywood ogni anno vengono prodotti tanti blockbuster, grandi film cui partecipo sempre con gioia e orgoglio, ma pochi di questi trattano di tematiche così scottanti e attuali. E’ questa la ragione per cui sono in Live!”.

Queste le prime parole di Eva Mendes giunta ieri a Roma per la presentazione di “Live!”, primo lungometraggio di finzione del due volte premio oscar Bill Guttentag (“You don’t have to die” 1989 e “Twin towers”2003, premiati entrambi come “best short documentary”). Il titolo della pellicola viene direttamente da un immaginario reality show che un network americano si propone di realizzare: sei concorrenti, una pistola carica di un solo proiettile,tamburo girato a caso e via con la roulette russa. Chi sopravvive vince cinque milioni di dollari. Siamo insomma dalle parti del film di accusa: vedete dove può arrivare la televisione seguendo il dio “Audience”?

“In America siamo sopraffatti dal puritanesimo. La censura si opera contro scene sessualmente provocanti, ma non contro contenuti ben più volgari come quelli prodotti da tanta televisione. Il mio spot per Calvin Klein è stato censurato, mentre programmi come il Jerry Springer show continuano ad essere trasmessi da vent’anni. La cosa peggiore del piccolo schermo è proprio questa: l’intenzione di cercare ad ogni costo la polemica, il litigio, sollecitare la curiosità dello spettatore verso i sentimenti privati. Quando c’è perdita di integrità. Probabilmente in giro per il mondo ci sarà qualche dirigente televisivo che dopo aver visto Live! sarà tentato di produrre davvero un reality sulla roulette russa.”

Per Eva Mendes un ruolo da dura. E’ lei che inventa l’immorale programma, è lei la cinica produttrice che convince network e commissioni di vigilanza a mandare in onda lo show (buona parte del film è proprio incentrata sulla fase di preproduzione del reality).

“Per interpretare questa donna ho attinto a tutte le mie esperienze di persona, cercando poi di carpire anche il cinismo che regna nel mondo televisivo, senza però farne una parodia. La televisione non è comunque solo il ricettacolo di brutte cose, ci sono anche reality buoni come “Project runaway” dove la creatività è al centro di tutto e molti serial che apprezzo e seguo costantemente come “Mad men” e “Damages” ”.
E’ l’ambizione del successo che muove sia i protagonisti di “Live!” che quelli dei serial citati dalla bella attrice (recente nuovo testimonial della Revlon) di origine cubana. Ma lei ha qualche rimpianto fatto in passato, prima di diventare celebre in nome della ricerca della fama?

“Penso che gli errori facciano parte della propria crescita, quindi non ho rimpianti. Guardandomi indietro, anche le tappe sbagliate penso siano state fondamentali per arrivare dove sono ora. Se non avessi fatto l’attrice avrei fatto l’arredatrice di interni, è una passione che ho da sempre e che avrei voluto sviluppare”

Live!” esce prima in Italia (distribuzione Moviemax) che negli States. Sull’argomento “l’assurdo della televisione”, in passato già si sono visti “Contenders serie 7” (2001) e il sottovalutato (forse perché sarcastico) “American Dreamz”, per non parlare del padre di tutti questi film sul tema, il nostro “La decima vittima” di Elio Petri.

L’accusa implicita lanciata da “Live!” non sembra discostarsi molto da tanti pensieri critici sul piccolo schermo che si scrivono continuamente dall’anno del primo “Big brother” (1999) o, ancor prima, dal “1984” di George Orwell”. Sarà pure sempre un tema attuale, ma a forza di ascoltare, vedere e leggere i soliti (ma comunque legittimi) giudizi negativi su ciò che significa la televisione oggi, si rischia davvero per ripensare a quella bella freddura che diceva: “Stamani, il Papa all'Angelus ha voluto mettere in guardia i fedeli dai pericoli della televisione, e ha lanciato un... monitor. Ferito gravemente un pellegrino”