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Eli Roth, l'uomo che fermò Hitler

Il regista di Hostel è stato ingaggiato da Tarantino per interpretare il temuto "orso ebreo" in Bastardi senza gloria. Ci ha parlato della sottile linea di confine tra horror e humour e di come stia pensando ad una bella morte per l'amico Quentin!

Bastardi senza gloria - Eli Roth

30.09.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma - “Quando Quentin mi ha detto che avrei interpretato io il ruolo, ho capito subito che avrei dovuto lavorare sodo e studiare, in modo da assimilare il personaggio in pieno. Ho sempre voluto tuffarmi in un ruolo proprio alla maniera di attori come Robert De Niro, Peter Sellers e Daniel Day Lewis. Ma non avevo mai avuto l’occasione giusta. Finalmente Tarantino me l’ha data…”. A parlare è Eli Roth, regista di slasher ad alto tasso di sangue che in “Bastardi senza gloria” interpreta il Sergente Donny Donowitz, un tipo di Boston temuto dai nazisti che lo conoscono come “L’orso ebreo”… colui che si fa strada nelle trincee del führer, spaccando crani a colpi di mazza da baseball. “Nel film mi vedete anche alle prese con scene comiche – continua Roth - E per quanto mi riguarda, questa è la cosa che mi viene meglio… più difficile è stato sembrare cattivo con la mazza da baseball! C’è tanto di ironico che è stato tagliato nel montaggio finale di Quentin”.

Eli Roth e Quentin Tarantino a Roma

A proposito di “Bastardi senza gloria”, Eli Roth non ha dubbi e dice: “Il film di Quentin è come una favola della buonanotte. E per quanto riguarda la violenza, la vedete anche in ‘Apocalypse Now’ e ‘Platoon’… ma vederla praticata sui nazisti è divertentissimo! Quentin non ha seguito gli eventi storici e in questo modo ha reso il film accessibile a tutti. Per ogni generazione c’è un evento storico per il quale ci si immagina di tornare indietro nel tempo e perfino sacrificarsi per evitarlo. Noi lo abbiamo fatto”. In “Bastardi senza gloria” lo vediamo recitare anche in italiano, una lingua che Roth ha imparato, guardando a rotazione i film di Bombolo, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Edwige Fenech e Barbara Bouchet… “questa è stata la mia scuola… e vorrei dire che ‘W la foca’ è un gran capolavoro!”.

Eli Roth in Bastardi senza gloria

E cosa ci dice di questo suo primo ruolo principale in un film di Tarantino?
E’ interessante come “Grindhouse – A prova di morte” sia stato un primo passo verso “Bastardi senza gloria”. In quel film avevo un piccolo ruolo e avevo diretto uno dei trailer fasulli (il bellissimo “Thanksgiving”, N.D.R.). Questa volta, non solo Quentin mi ha dato uno dei ruoli più belli, ma ho anche diretto il film nel film, il nazi movie “Nation’s Pride”. La cosa buffa era che un regista non ebreo parlava di ebrei, mentre io che sono ebreo avrei diretto un trailer sui nazisti…

Parliamo del trailer di “Nation’s Pride”: è stato lei a proporlo a Tarantino?

Ho chiesto a Quentin se aveva bisogno di aiuto, dal momento che sarebbe rimasto a Berlino per diversi mesi e avrebbe dovuto finire il film in tempo per il Festival di Cannes. Nella sceneggiatura si parlava di un paio di inquadrature per quel trailer… io ne ho realizzate 120 in soli due giorni. Il mio segreto? Mentre lo giravo pensavo che dal momento che si trattava di propaganda nazista, non solo che avrei dovuto sorprendere Quentin, ma anche Hitler in persona!  Quando l’abbiamo proiettato sul set, con centinaia di comparse che esultavano… è stato quasi paralizzante.

       

Com’è stato recitare insieme al grandissimo Christoph Waltz?
Voglio dirvi una cosa: quella di Christoph è una delle migliori performance mai viste sul grande schermo e credo personalmente che il suo sia il miglior personaggio dell’universo tarantiniano. Sapevamo che l’intero film dipendeva da questo personaggio e bisognava trovare l’attore giusto. Dato che Quentin voleva davvero che facesse paura, non ci ha concesso di provare con lui. E quindi, in occasione delle scene insieme, non sapevamo come avrebbe recitato le sue battute… ad esempio, quando lo vedete parlare italiano noi non avevamo idea che lo avrebbe fatto! E’ stato incredibile lavorare con lui e allo stesso tempo è riuscito in pieno a terrorizzarci col suo personaggio.

E per quanto riguarda Brad Pitt? Cosa ci dice del suo sense of humour?
Che sarei così felice di lavorare con Brad sempre… è davvero, davvero, davvero divertente. E poi ha un umorismo così sottile: gli basta una sola battuta per far ridere fino alle lacrime tutti.

Eli Roth e Brad Pitt insieme a Cannes

Noi la vediamo sempre pronto a divertirsi. In “Piranha 3D”, ad esempio, interpreterà il presentatore della gara di miss maglietta bagnata. Fuori dal set è sempre sorridente e scherzoso. Eppure… dai film che realizza come regista non si direbbe?
Beh, non la penso così. “Cabin Fever” era anche divertente… penso che ci sia una sottile linea che separa horror e umorismo, perfino in “Hostel” c’è dello humour! La gente pensa che io sia un regista seduto al cimitero, con un teschio in mano e la falce dall’altra parte. Ma non ho mai visto i miei film come violenti… piuttosto ho sempre pensato all’Olocausto come un vero incubo. Credetemi, l’ho studiato approfonditamente… così tanto che non riesco a credere che la gente possa scandalizzarsi davanti ai miei film.

Si dice che stia pensando di realizzare un lungometraggio basato proprio sul trailer di Thanksgiving…
Forse… non lo so ancora. Ho un film grande di fantascienza da girare e poi dopo tre settimane mi piacerebbe girare “Thanksgiving”… sarebbe come avere il mio dessert e girare un film col più alto numero di cadaveri. Oppure girarlo come “Il Signore degli Anelli”, back to back… e farne 20!! E magari farli senz’ordine… senza sequenza logica di episodi… prima il 2, poi il 7, poi il 9… tanto il pubblico direbbe: “chi se ne importa? Si tratta semplicemente di film in cui la gente muore!”.

Eli Roth in una delle sequenze finali di Bastardi senza gloria

Considererebbe la possibilità di ingaggiare Quentin Tarantino nel cast?
Di certo voglio Quentin e gli darei una bella morte!

Vi ricordiamo che “Bastardi senza gloria” è distribuito dalla Universal Pictures.

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Il trailer di Bastardi senza gloria