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Cruise&Cruz
Cruise&Cruz

30.01.2002 - Autore: Luca Perotti
Latmosfera è quella del grande evento nella lussuosa cornice del Hotel St.Regis di Roma, scandita dal sottofondo suadente della colonna sonora di Vanilla Sky. Le due inarrivabili star, che hanno deliziato il firmamento del gossip negli ultimi mesi, ostentano discrezione in una conferenza stampa affollatissima.
Che cosa ti ha intrigato del personaggio di David Aames, il protagonista di Vanilla Sky?
Tom Cruise: Ciò che mi ha convinto è che avrei collaborato con Crowe e che avrei fatto parte di un film costituito di vari strati ma con un umanità di fondo tipica dei personaggi descritti dal regista. In tutti i suoi film è come vedere una nuova voce del cinema: il suo modo di narrare permette di scrutare gli elementi oscuri della società senza trascurare di celebrare i personaggi, perché non lascia inesplorati i rapporti tra i protagonisti.
Crowe, inoltre, ha riempito il film di tutti questi dettagli che aumentano il senso di avventura percettiva per il pubblico che può sbizzarrirsi nel recuperare gli indizi e continuare a discutere e riflettere anche a film concluso. Molte recensioni hanno scoperto dettagli di cui nemmeno noi ci eravamo accorti. E un film multistrato che affascina il pubblico dirigendolo verso unesperienza emotiva inusuale e aprendo la strada a tante interpretazioni quanti sono gli spettatori.
Molti attori si sono misurati con un personaggio imbruttito per dimostrare che si può essere bravi oltre che belli. Questo tentativo di esorcizzare se stessi e le proprie paure ha influito sulla scelta di interpretare questo film?
Tom Cruise: Non ho mai preso una decisione per esorcizzare qualcosa; ci deve essere un istinto emotivo e viscerale che mi avvicini al personaggio. Io ho la fortuna, ormai, di fare solamente i film che voglio e di dedicarmi in maniera perfino maniacale ad un personaggio solo quando lo considero una sfida per ottenere una performance il più personale possibile.
Che rapporto cè tra questa versione, che è il remake di Apri gli occhi di Amenabar, e loriginale? E quale differenze tra il personaggio di Sofia che lei ha rivestito in entrambi i film.
Penelope Cruz: Sono stata molto fortunata in quanto credo che entrambi siano personaggi riusciti, forse perché anche nellapproccio alla seconda versione mi sentivo come se stessi vivendo unesperienza del tutto nuova. Sofia è uno di quei tipi che vorrei conoscere di persona.
In comune Cameron e Amenabar hanno la stessa passione per la musica che usano come preparazione al lavoro sul set per trasmettere lemozione giusta e riassumere lumore generale del film.
Lei è stata paragonata ad alcune attrici europee che hanno avuto successo in America come Marlene Dietrich ad esempio. Come si sente in questo ruolo di nuova diva?
Penelope Cruz: Mi piacciono i personaggi che incutono paura e che possiedono ambiguità. Non amo le cose troppo semplici e i ruoli eccessivamente comodi perché credo nella necessità di imparare continuamente affrontando personaggi inconsueti. Non credo di essere una diva, ringrazio Dio per avermi permesso di fare il mestiere che ho sempre sognato sin da bambina.
Le ultime tendenze del cinema semi-off americano sembrano confermare lintenzione di mescolare le carte raccontando con un metodo diverso in modo da evidenziare meglio la realtà.
Tom Cruise: Un film come Vanilla Sky deve essere considerato una specie di viaggio durante il quale si gioca e si sperimenta con le potenzialità del cinema invitando lo spettatore a scardinare la propria fruizione abituale. Il linguaggio cinematografico si sta evolvendo e cè la tendenza a comunicare in maniera più veloce ma sempre rimanendo agganciati ai personaggi, ai rapporti, alla sostanza dei dialoghi desunti dalla vita reale per un indagine che fornisca più risposte proprio sui rapporti stessi, sulla vita e sulleterna natura dellamore, indugiando sulle dinamiche interne in ogni tipo di relazione.
Cè una somiglianza tra la storia damore dei protagonisti David e Sofia e quella reale tra di voi?
Tom Cruise: Assolutamente no. Vanilla Sky è principalmente sulla paura della responsabilità anche nellambito sentimentale: non cè alcuna connessione tra ciò che succede tra i personaggi e tra me e Penelope dato che la nostra relazione è iniziata a film finito. E inevitabile tuttavia che ciò riempia le pagine dei giornali ma il mio rapporto con Penelope è completamente diverso da quello descritto in Vanilla Sky. Come è assurdo paragonare il protagonista a me. La mia ricerca della felicità passa per le cose semplici, per il mio ruolo di padre che si preoccupa dei propri figli assicurandosi che abbiano una bella vita.