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Carnival Row arriva su Prime Video, Orlando Bloom: "Torno al fantasy ma questa volta ho anche paura"

L'attore protagonista insieme a Cara Delevingne di uno degli eventi di Amazon del 2019

30.08.2019 - Autore: Pierpaolo Festa
Londra – Sono passati diciotto anni dalla prima volta in cui Orlando Bloom ha interpretato Legolas, diventando una superstar all'instante. Un'icona eterna del genere fantasy. Quando Film.it incontra l'attore nella capitale britannica, Legolas è appunto la prima immagine che viene alla mente e che rapidamente si fa strada nella conversazione. Ma una volta pronunciato il nome dell'elfo, è Cara Delevingne - seduta al fianco dell'attore in un hotel della City - a prendere la parola: "Ricordo bene la prima volta che ho visto Il signore degli anelli e quello che ho provato per Legolas: non avevo mai visto un uomo così bello. Quei capelli biondi, lunghissimi, quella sua agilità. Sullo schermo c'era un attore che interpretava alla perfezione un uomo bellissimo". A quel punto il quarantaduenne Bloom irrompe con una battuta: "Saranno state quelle ciocche bionde a stordirti!". Risponde Cara: "In effetti non avevo mai visto un uomo con quei capelli!". 



L'incontro con Bloom arriva in occasione di Carnival Row, la nuova serie thriller fantasy appena approdata su Prime Video. Interpretata dall'attore insieme alla ex modella passata alla recitazione. Lui è "Philo" ispettore d'azione con un look alla Sherlock Holmes (bombetta, baffi ed eleganza vittoriana). Lei è Vignette, una fata che esita ad avere fiducia negli esseri umani. Siamo in un mondo in cui umani, fate e fauni convivono. Un habitat tutt'altro che amichevole in cui i personaggi iniziano a morire di morte sanguinaria. L'ispettore Philo investiga su alcuni omicidi e nel giro di pochissimo tempo si ritrova in fuga insieme alla fata. Un personaggio con cui ha un passato. 

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Carnival Row è uno degli eventi di Amazon dell’anno, approvato per una seconda stagione prima ancora della messa in onda dell'episodio iniziale. Davanti alle immagini della serie, a quel microcosmo fantasy e agli effetti speciali che permettono alle fate di volare, ci si pone immediatamente una domanda: da quale libro è tratta questa storia? Risponde Bloom: "è materiale originale. Non c’è alcun libro. Travis Beacham ha scritto questa storia vent’anni fa.  E oggi è più rilevante che mai”. 

 
Pur affidandosi al registro del fantasy, la serie rappresenta un mondo molto vicino al nostro.
Senza dubbio. Le fate, per esempio, rappresentano gli stranieri che arrivano nella nostra società. I problemi di questi personaggi sono rilevanti: sono migranti, sono rifugiati. Si parla di paura per ciò che è diverso e della vita insieme agli altri. E del modo in cui la paura viene veicolata nella società: l’idea che una cosa sia semplicemente buona o cattiva e che i diversi possono "distruggerci" o fare chissà cos'altro. Ho visto una grande opportunità in questo ruolo. L'ho colta al volo. C'è questo interessante approccio e dall'altra parte c'è tanto intrattenimento. Il fantasy aumenta l'eco di questi temi. 

La serie segna dunque il tuo rientro nel fantasy. È un genere che cerchi nel tuo lavoro? Immagino che dopo Legolas gli studios ti abbiano proposto decine e decine di film fantasy, così tanti che hai finito per dire di "no" a molti. 
È vero, tanti copioni fantasy sono finiti nella mia scrivania. E ho detto di no. Ma questa serie era un qualcosa che non avevo mai visto prima. Sono molto fortunato a interpretare Philo, perché c'è una componente di dolore nascosta in questo personaggio. Ha un segreto. E la sua forza è l'empatia. Un uomo pericoloso, esplosivo. Che ho cercato di rendere umano.
 
Legolas era l'emblema del coraggio. Philo invece sembra un uomo attanagliato da alcune paure.
Assolutamente. Ha paura dell'intimità. È cresciuto in un orfanotrofio, poi ha fatto il soldato e successivamente è diventato poliziotto. L’intimità e l'amore lo terrorizzano. Credo sia una tema con cui tutti possono identificarsi. L'intimità può essere terrificante per chiunque, uomini e donne. E' una cosa molto bella, dunque, esplorare i limiti di questo personaggio e le sue vulnerabilità. Penso che il problema di Philo sia molto attuale. Oggi ci perdiamo tutti davanti al telefono: parlare tra di noi dal vivo è diventato sempre più difficile.  


Si tratta della tua prima avventura in una serie TV da protagonista. 
Non ho paura di tornare a interpretare questo personaggio in altre stagioni. Penso che sia comunque un eroe, uno che cerca di fare la cosa giusta in un mondo in cui è facile lasciarsi andare all’odio. Alla fine ogni cosa porta sempre all'amore. Se manca l’amore allora tutto il resto rimane incompleto. C’è ancora tanto da esplorare in questi personaggi. Attenzione, qui non siamo a Game of Thrones e non ci sono libri di riferimento: proveremo ad andare avanti finché saremo innamorati di questo mondo.  Mi piace pensare di somigliare più a una specie di Peaky Blinders con effetti allucinogeni. 

Carnival Row è attualmente disponibile su Prime Video ---> Abbonati al servizio streaming di Amazon