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Cameron, l'angelo biondo
Nei panni dell'atletica e sensuale investigatrice torna a brillare Cameron Diaz, l'angelo biondo del trio femminile più noto del piccolo e grande schermo. Ecco la breve storia di una nuova icona del cinema hollywoodiano.
12.04.2007 - Autore: Claudia Panichi
Manca poco al 4 luglio, giorno in cui le tre sexy e agguerrite investigatrici in gonnella, le più famose e dinamiche eroine della giustizia nate in una serie tv degli anni 70, torneranno nel sequel del già mozzafiato lungometraggio "Charlie's Angels", targato 1999.
Tornerà così a brillare la pistola dell'angelo biondo Cameron Diaz.
Sono passati quasi dieci anni da quando la giovane modella della California decise di cimentarsi verso l'olimpo hollywoodiano. Dotata di un inconfondibile sorriso e dolce sensualità, da allora questa esile ma ammaliante creatura è riuscita a mettere a segno molte vittorie al botteghino, ritagliandosi in poco tempo un posto di tutto rispetto divenendo una tra le più ricercate e apprezzate giovani attrici a stelle e strisce.
Nata nel '72 da padre cubano-americano e madre anglo tedesca, Cameron è considerata da sempre come una ragazza dallo spirito libero e indipendente, che difficilmente si concede a stravizi e eccessiva mondanità.
La sua carriera inizia come modella a soli 16 anni, e la sua vita comincia a seguire le strade del mondo: è per lavoro in Giappone, Australia, Messico e Parigi, sino a tornare negli Stati Uniti a 21 anni. E' a quel punto che decide di tentare nuove sfide e, aiutata dal suo agente e malgrado non abbia alcuna esperienza di recitazione, prova a presentarsi a provini e audizioni.
E' il 1994 e Jim Carrey la vuole al suo fianco per il film che consacrò lo stesso Carrey come esilarante e poliedrico attore, uno di quei pochi che riesce a mutare totalmente nel ruolo, sino a divenire la grottesca maschera verde che tutti noi ricordiamo. In "The Mask" la 22enne Cameron esordisce alla grande, quasi inconsapevole del successo che quel film le avrebbe regalato.
Un anno dopo è nel cast di "Una cena quasi perfetta", poi nella commedia romantica "Il senso dell'amore", seguita dal thriller "Acque profonde", con Harvey Keitel.
Compie un altro grande salto verso il successo e notorietà recitando nella brillante commedia "Il matrimonio del mio migliore amico", accanto a Julia Roberts e al bravissimo Rupert Everett.
I suoi ruoli la aiutano a far esprimere il meglio di sé, perché i suoi personaggi si sono sempre avvicinati molto all'idea che traspare di Cameron: ragazza dolce, brillante ma bizzarra, pacata e timida ma al tempo stesso decisa e burlona.
Il successo arriva poi alle stelle con lo spassoso "Tutti pazzi per Mary", un film che rimarrà sempre nell'immaginario collettivo per il suo eccezionale humor e per i suoi unici e strabilianti protagonisti, Ben Stiller e Matt Dillon. Seguono poi "Ogni maledetta domenica" di Oliver Stone, fino al kolossal firmato Scorsese "Gangs of New York".
Brava e convincente, in queste ultime pellicole la 31enne stella di Hollywood ha dimostrato tutto il suo eclettismo e la capacità di sapersi immergere in ruoli diversi e impegnativi. Attendiamo ora di ammirarla nei succinti panni della bionda investigatrice dalle camaleontiche e atletiche performances, assieme alle altrettanto avvenenti sue due colleghe, Drew Barrimore e Lucy Liu, nell'attesissimo "Charlie's Angels, full throttle".