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Brotherhood - Fratellanza: parla il regista

"E' una storia d'amore estrema": il danese Nicolo Donato, a Roma per presentare il film, ne svela segreti e retroscena

Brotherhood

01.07.2010 - Autore: Sydney Sibilla
Dopo il Marc’Aurelio d’oro come miglior film al Festival di Roma del 2009, “Brotherhood – Fratellanza” torna nella Capitale per la presentazione ufficiale in vista dell’uscita nelle sale italiane, il 2 luglio. Il regista danese Nicolo Donato di evidenti origini italiane, anche se il nome di battesimo ha perso per strada l’accento, ha approfondito i temi del suo film: “In realtà 'Brotherhood' non è né un gay movie né un nazi movie. E’ vero che la prima idea mi è venuta vedendo il documentario Men, Heroes, Gay Nazis: il contesto neonazista mi è sembrato subito ideale come ambientazione per la mia storia. Ma attenzione: non è né 'American History X' né 'I Segreti di Brokeback Mountain'. E’ una storia di amore estrema, nei presupposti e nelle conseguenze”.

Nicolo Donato, regista di Brotherhood

Già all’inizio delle riprese abbiamo avvertito una certa tensione – continua Donato - la prima scena è stata girata nei pressi di una torre che è un luogo di ritrovo abituale di gruppuscoli neonazisti. Abbiamo dovuto ingaggiare delle guardie che tenessero d’occhio la situazione ma, ciononostante, non posso dire che fossi tranquillo. Fortunatamente il resto delle riprese si è svolto senza problemi. Oggi, se dovessi mandare un messaggio a queste persone, direi loro di venire a vedere il film. Gli darebbe molto da riflettere sul tema del rispetto nei confronti degli altri. E, in generale, è proprio questo il mio auspicio: che il film faccia riflettere sul tema del rispetto e dell’umanità”.

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E’ stata messa in evidenza l’accuratezza nella ricostruzione degli incontri e nell’atmosfera dei gruppi di estrema destra, compresa una certa attenzione alla tematica del rispetto dell’ambiente che, comunemente, non si pensa essere uno dei cavalli di battaglia di queste pseudo-ideologie. Donato ha raccontato anche questa parte del processo creativo: "Stavo lavorando alla sceneggiatura quando, sui giornali, ho letto di questo personaggio che si autodefiniva “nazista biologico”. Ho riso come un pazzo e ho deciso che dovevamo inserire questa tematica nel film. Tornando seri, per la ricostruzione degli ambienti e delle tematiche mi sono avvalso della collaborazione di un mio amico che, in gioventù, è stato parte del movimento neonazista e, prima di dissociarsene, ha scontato 5 condanne in carcere. Non ho potuto citare il suo nome nei credits del film, gli ho dovuto garantire l’anonimato per proteggerlo da eventuali ritorsioni, ma la sua esperienza è stata fondamentale perché mi ha insegnato che tutti possiamo cambiare. Se fosse ancora un nazista o un razzista non potrebbe essere mio amico”.

"Brotherhood – Fratellanza" sarà distribuito nei cinema dala Lucky Red a partire dal 2 luglio
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