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Borg McEnroe: due gladiatori che combattono i propri demoni sul campo da tennis [Videointervista]

Ecco il lato oscuro del gioco del tennis: la parola al regista Janus Metz

15.11.2017 - Autore: Servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)
Una racchetta e una pallina per combattere i propri demoni. Questo è il tennis nelle parole di Janus Metz, il regista che ha appena portato sullo schermo la rivalità tra Bjorn Borg e John McEnroe. "Se guardiamo le vite dei campioni di tennis, noteremo che possono trionfare e poi cadere nel dimenticatoio da un momento all'altro. E poi tornano in cima... e questo succede quando si riprendono mentalmente - ci racconta Metz - Ecco, è un gioco mentale: come affronti le tue paure e come crei un senso di intensità con te stesso? Come rimani con gli occhi aperti nei momenti che contano davvero? Questo mi interessava tantissimo".



Il regista rivela: "Alla première del film ho parlato con Roger Federer e lui mi ha rivelato di aver vissuto la stessa cosa. Anche lui aveva problemi di rabbia quando era bambino. (...) Un po' come Borg all'epoca. Forse i campioni del tennis hanno tutti un qualcosa di oscuro che li porta al successo. Anche la storia di Andre Agassi è molto dark: quella di un ragazzo maltrattato dal padre durante l'infanzia e poi ritrovatosi campione di tennis nonostante odiasse quello sport!"

Questa la sinossi ufficiale del film.
La straordinaria storia di una delle rivalità più accese e spettacolari della storia dello sport, quella tra lo svedese Bjorn Borg e l’americano John McEnroe, due atleti che hanno fatto la storia del tennis mondiale. Due uomini molto diversi tra loro, che si sono dati battaglia dentro e fuori dal campo e che hanno dato vita alla mitica finale di Wimbledon del 1980.

Borg McEnroe è attualmente nei cinema distribuito da Lucky Red
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