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Bonnie & Clyde e i loro demoni in prima TV su Sky

Parla Emile Hirsch, protagonista della miniserie in due puntate: "Dimenticate l'epica, questi personaggi si amano ma mettono anche paura"

22.02.2015 - Autore: Pierpaolo Festa
Una storia d'amore sigillata da una raffica di pallottole. Quella di Bonnie e Clyde è ormai parte integrante della cultura pop, celebrata e resa epica sul grande schermo. Cosa c'è, però, dietro la mitologia dei due gangster? Risponde Emile Hirsch, protagonista insieme a Holliday Grainger della miniserie diretta da Bruce Beresford in onda il 22 e il 23 febbraio in due episodi in contemporanea su History (Canale 407 di Sky) e Crime+Investigation (Canale 118 di Sky): "Erano demoniaci in un certo senso - afferma l'attore - In un momento in cui il cinema e la TV celebrano i supereroi, forse Bonnie e Clyde sono due supercattivi". 

Holliday Grainger ed Emile Hirsch sono Bonnie e Clyde
 
Supercattivi per cui lo spettatore può fare il tifo...
La verità però è che si ha un senso di orrore e paura quando si esplora con attenzione questa storia. Alla fine Bonnie e Clyde hanno ucciso quattordici persone, preso numerosi ostaggi, rapinato banche e rubato macchine. Non si possono perdonare i loro crimini: nei nostri cuori sappiamo che devono pagare, anche se speriamo se la cavino. 
 
Una delle sfide più grandi di questa miniserie è il confronto impossibile con il capolavoro di Arthur Penn, Gangster Story. Hai rivisto il film con Warren Beatty e Faye Dunaway prima di girare Bonnie e Clyde? 
La prima cosa che ho fatto è stata evitare di guardare quel film. Ti confesso che non lo avevo mai visto prima, era una mia enorme pecca cinematografica ma sul set ne ero felice. Questo perché a volte quando un attore vede qualcosa che è già stato fatto, è molto tentato dallo scimmiottare il lavoro altrui. E dunque copiarlo, inglobarlo e farlo suo come se fosse un pappagallo! Non ho voluto farlo. 
 
Che fonti hai usato dunque per le tue ricerche? 
Ho letto un libro intitolato Go Down Together, di Jeff Gun che racconta il lato inedito di Bonnie e Clyde. Contiene delle parti sul passato di Clyde Barrow e su come è diventato chi era. Quel libro esplora tutto l'evento dello stupro subito in galera, un'esperienza terribile che lo ha condizionato e ha minacciato la sua sanità mentale. D'un tratto era una specie di pazzo. Alla fine uccise l'uomo che lo stuprò e in quel momento Clyde si era trasformato da ragazzino a serpente pericoloso.  

I protagonisti della miniserie in due puntate
 
Mi chiedo quanto internet possa essere uno strumento necessario per un attore al fine di prepararsi a un personaggio come questo...
Tantissimo, ho cercato in rete tante fotografie del passato. Mi hanno aiutato parecchio! E poi sono andato su Youtube dove ho visionato alcuni documentari incentrati proprio sul lato meno epico di Bonnie e Clyde, piuttosto sulla loro natura cattiva. 
 
Come spieghi dunque la fascinazione che Bonnie provava per Clyde? 
Bonnie era certametne attratta da Clyde e dalla sua cattiveria. Lo adorava, e lo amava di più quando era cattivo. Anzi, più era cattivo, più la sua passione aumentava. Quando Clyde provava a rigar dritto, lei si annoiava. 
 
Hai poi recuperato il film con Beatty?
Sì, nel momento in cui ho finito di girare con Bruce Beresford. Anche il nostro regista ha evitato di rivederlo, anzi lui lo aveva visto solo una volta quando uscì al cinema negli anni Sessanta. Noi comunque abbiamo fatto una versione diversa. 

L'inglese Holliday Grainger nei panni di Bonnie Parker. L'attrice è celebre per il ruolo di Lucrezia Borgia nella serie con Jeremy Irons
 
Ma siete rimasti comunque altrettanto violenti...
Credo anzi che siamo più sanguinari rispetto al film di Penn. Ci sono più pallottole e gli effetti speciali paradossalmente rendono il tutto più reale. Prendete la scena della morte, questa volta restiamo entrambi in macchina e siamo crivellati. Credetemi, avrete la sensazione e la voglia di non stare su quella macchina in quel momento!
 
Sono passati ottant'anni dall'epoca di Bonnie e Clyde, perché ancora oggi ce li ricordiamo? 
Io penso a questa vicenda come a una storia d'amore in stile Romeo e Giulietta. C'è sempre qualcosa di interessante nelle storie in cui si è pronti a morire per amore. E poi si tratta anche di un'assonanza: hanno due nomi insoliti che pronunciati da soli non suonano come quando li pronunciamo insieme. Quei due nomi vanno sempre pronunciati uno dopo l'altro. 
 
 
Bonnie e Clyde, interpretato anche da Holly Hunter e William Hurt, andrà in onda domenica 22 e lunedì 23 febbraio alle 21.00 in contempranea su History  (canale 407 di Sky) e Crime+Investigation ( canale 118 di Sky).
 
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