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A Dog Called Money, la musicista PJ Harvey si svela nel film presentato a Berlino (Video)

Il progetto racconta la lavorazione dell'album The Hope Six Demolition Project e i viaggi della musicista in Kosovo, Afghanistan e Washington D.C.

12.02.2019 - Autore: servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile
Polly Jean Harvey in arte PJ Harvey: musicista, scrittrice, poeta. E adesso protagonista di un film. A Dog Called Money racconta il viaggio di Harvey attraverso la povertà in Kosovo, Afghanistan e Washington D.C. Un'esperienza che la ha portata nel 2016 a incidere l'ambum The Hope Six Demolition Project. Il film è stato presentato alla Berlinale nella sezione Panorama. Ve lo presentiamo attraverso le parole del regista Seamus Murphy che abbiamo incontrato a Berlino.

 

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"E' la prima volta che Polly appare come protagonista di un film nei panni di sé stessa - dichiara il regista - In passato ha fatto qualche apparizione in alcuni film, ma questa è un'esperienza inedita. La prima e l'unica che farà mai. E' stata lei stessa a dirlo. In futuro si dedicherà ad altro". 

Sullo schermo assistiamo ai viaggi della musicista ma arriviamo anche al momento in cui incide il suo album presso l'edificio della Somerset House a Londra, invitando il pubblico a guardarla comporre musica da dietro un vetro: "All'inizio non volevo filmarla mentre registrava l'album, non mi sembrava si potesse inserire nel film. Poi però ho capito che stava correndo dei rischi nel fare questa cosa. E che per lei era veramente importante. Il film mostra una persona vera (...) La vediamo in controllo dei musicisti, in controllo della sua arte. E poi la vediamo perdere quel controllo e cercare di risolvere dei problemi legati alla musica. Discutere con gli altri per migliorare il tutto.  E la vediamo anche in versione buffa. C'è tutto questo. Non è un'intervista a domanda e risposta. Non volevamo fare quel tipo di film".

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Dal Kosovo a Kabul fino alla capitale USA dove vediamo Trump all'epoca della sua campagna elettorale. Anche la Washington D.C. presentata nel film è una zona di guerra: "Lo è diventata - continua Murphy - Abbiamo scoperto che ci sono parti della città, a sole cinque fermate dalla Casa Bianca, dove c'è povertà totale e mancanza di istruzione. La qualità della vita a volte può essere peggiore di quella vissuta in Afghanistan e in Kosovo, e questa cosa ci ha sorpreso veramente. L'argomento Trump era troppo importante per essere ignorato (...) A Washington c'è stato un terremoto che ci ha coinvolti tutti. Dovevamo parlarne nel film". 

A Dog Called Money sarà distribuito in Italia in primavera da Wanted Cinema. 
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