
Terminator e i dieci migliori sequel di tutti i tempi

I dieci migliori sequel di tutti i tempi
Il cyborg di Arnold Schwarzenegger sta per tornare in sala con Terminator Genisys, quinto capitolo di una saga che non sembra voler chiudere i battenti a trent'anni dall'originale di James Cameron. Con l'occasione, abbiamo pensato di stilare una classifica dei dieci migliori seguiti mai realizzati nella storia del cinema. A partire proprio da...
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Terminator 2 - Il giorno del giudizio (1991)
Il film action definitivo per la generazione X, un inno alla distruzione e l'alba dei moderni effetti speciali CGI. Tutto questo e molto altro in Terminator 2 - Il giorno del giudizio, sequel che rivaleggia decisamente con l'originale e forse gli è addirittura superiore, per la profusione di momenti epici e battute rimaste nella memoria collettiva.

Ritorno al futuro - Parte II (1989)
Quando proposero a Robert Zemeckis di realizzare un sequel di Ritorno al futuro, il regista non era molto convinto. Lo misero quindi di fronte a una scelta: o con lui, o senza di lui. Zemeckis e lo sceneggiatore Bob Gale si inventarono dunque una lunga sceneggiatura intitolata "Paradox" che poi divisero in Ritorno al futuro - Parte II e III. Il primo dei due è quello più riuscito, sicuramente non epocale come l'originale, ma altrettanto divertente e scritto benissimo, con una struttura geniale che esplode in un finale in cui Marty si sdoppia e rivive il primo film.

Star Trek II - L'ira di Khan (1982)
Forse il punto più alto della classica saga di Star Trek al cinema, L'ira di Khan è sicuramente il film più amato dai Trekkies. Ricardo Montalban interpreta un cattivo da manuale (ripreso da un vecchio episodio della serie), e la scena finale con la morte di Spock, a cui assiste impotente Kirk, è talmente leggendaria da essere stata ripresa, al rovescio, nell'ultimo Into Darkness - Star Trek.

Interceptor - Il guerriero della strada (1981)
Il sequel che ha definito tutto l'immaginario post-apocalittico anni '80, assente nell'originale Mad Max. Interceptor - Il guerriero della strada sfodera alcuni dei migliori inseguimenti d'auto della storia del cinema e un Mel Gibson pre-Hollywood già presenza magnetica e uomo d'azione inarrestabile.

Spider-Man 2
Attenzione: da non confondere con The Amazing Spider-Man 2 che è invece uno dei peggiori sequel di sempre. Spider-Man 2 è, almeno per ora, la versione definitiva dell'eroe di Stan Lee su celluloide. Tobey Maguire non sarà proprio il Peter Parker perfetto, ma tutto quello che lo circonda è puro genio visivo e amore per i fumetti originali, confezionato dalla cinetica regia di Sam Raimi.

La moglie di Frankenstein (1935)
Molto prima che Hollywood si facesse cogliere dalla febbre dei sequel, James Whale aveva diretto il seguito del suo grande classico Frankenstein, riuscendo a fare addirittura meglio. Boris Karloff riprese il ruolo del Mostro, ancora più tormentato e solitario, mentre Elsa Lanchester interpretava la "moglie" del titolo, oltre a Mary Shelley nel prologo.

Il cavaliere oscuro (2008)
"Perché così serio?". Christopher Nolan esplicita subito la sua intenzione di realizzare un "poliziesco con eroi in costume" quando apre Il cavaliere oscuro con un prologo che sembra rubato da un film di Michael Mann. Da lì è tutta un'escalation di sequenze mozzafiato, puntellate dall'interpretazione indimenticabile di Heath Ledger nei panni del Joker (Oscar postumo) e di Christian Bale, mai così sfaccettato nel ruolo di Bruce Wayne/Batman.

Aliens - Scontro finale (1986)
James Cameron fa il bis con questo eccezionale sequel di Alien, in cui decise saggiamente di ribaltare il linguaggio dell'originale di Ridley Scott. Al posto dei silenzi e della suspense da cinema horror, Aliens sceglie l'azione a perdifiato con tocchi di tensione magistrale.

Il padrino - Parte II
Nel dare un sequel a Il padrino, Francis Ford Coppola decise di pensare in grande, raddoppiando le linee temporali per seguire l'ascesa del nuovo padrino Michael Corleone (Al Pacino) e le origini di Vito Corleone (Robert De Niro) dall'infanzia in Sicilia all'arrivo in USA. Un capolavoro che supera l'originale e vinse il doppio degli Oscar (6 contro i 3 del primo).

L'impero colpisce ancora (1980)
Forse il più bel capitolo della saga di Star Wars, L'impero colpisce ancora vira decisamente verso toni più cupi nel raccontare l'inizio del percorso che porterà il giovane Luke Skywalker a diventare un cavaliere Jedi. Epocale il finale amarissimo, con Han Solo imprigionato nella grafite e Luke che scopre l'identità di suo padre nel modo peggiore possibile, in una scena che è rimasta per sempre marchiata a fuoco nella memoria collettiva.