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Verhoeven: "Mi sento ringiovanito"

Il regista al Festival di Roma per presentare il suo nuovo film, nato grazie agli utenti della rete

Paul Verhoeven

10.11.2012 - Autore: Marco Triolo
“Da autore è necessario fare un passo nell’ignoto, avere un po’ di paura ogni tanto. Perché essere troppo sicuri di sé non è il modo migliore per fare film”. Parola di Paul Verhoeven, leggendario regista di Basic Instinct, Black Book, Robocop e Atto di forza, uno dei pochi autori europei a non aver perso la propria sensibilità nemmeno alle prese con grosse produzioni a stelle e strisce.

Paul Verhoeven Steekspel Tricked incontro Festival di Roma 2012 - Verhoeven e il cast di Steekspel a Roma

Verhoeven giunge al Festival di Roma per presentare Steekspel – Tricked, mediometraggio nato da un’idea produttiva davvero originale: il regista ha girato quattro minuti di film dando poi ai suoi fan su Internet la possibilità di elaborare una storia e girare persino dei corti che portassero a compimento quella premessa. In seguito, Verhoeven stesso avrebbe rielaborato le idee migliori in uno script e girato il resto della storia. “Pensavo che alla fine avrei dovuto scegliere tra due o tre sceneggiature, e invece mi sbagliavo. Mi sono arrivate tremila e cinquecento pagine di copioni, e solo dopo averli riletti tre volte ho capito che quelli buoni erano una cinquantina. C’è voluto un sacco ed è stato più difficile del previsto, ma allo stesso tempo è stato come ringiovanire. Mi sono sentito ispirato perché non avevo nulla da perdere”.

A sei anni di distanza da Black Book, Verhoeven torna dunque sulle scene. Le premesse sono, come detto, interessanti, ma stringi stringi il film com’è? Possiamo dire senz’altro che si tratta di un’opera estremamente divertente, una commedia in cui l’umorismo nero e l’ironia caustica di Verhoeven sono al servizio di un plot nel quale tradimenti, doppi giochi, sesso e improbabili riconciliazioni si mescolano per creare una miscela esplosiva di gag e sequenze indimenticabili. In particolare una, verso la fine, che ha come protagonisti un paio di forbici e una pancia finta.

Paul Verhoeven Steekspel Tricked incontro Festival di Roma 2012 - Il remake di Atto di forza

“Quella scena non era mia, l’ha scritta qualcun altro – ammette il regista – anche se è stata mia l’idea di spostarla alla fine del film. Ma ovviamente se l’ho scelta è perché mi ricordava Basic Instinct”. Eppure non tutti i collaboratori improvvisati di Verhoeven hanno scritto ricalcando i suoi film: “Molti sono andati in direzioni originali. C’è stato anche chi si è ispirato a Cinquanta sfumature di grigio, con tanto di rapporti sadomaso. Ma di quella sceneggiatura ho usato solo una scena”. Comunque, nonostante la gioia creativa di questo esperimento, “l’autore è ancora importante. Nessuno può improvvisarsi sceneggiatore e regista, così come nessuno potrebbe fare il neurochirurgo senza aver studiato prima”.

Infine, l’inevitabile domanda sui remake dei suoi film: “Ho visto Total Recall e penso che non funzioni perché troppo serio. E comunque io e Arnold abbiamo ricevuto più recensioni positive per Atto di forza dopo l’uscita del remake che all’epoca! Su Robocop non posso pronunciarmi senza prima averlo visto, ma posso dire che spero non tradiscano l’ironia dell’originale come hanno fatto con Total Recall”. Rimpianti? “Mi spiace di non essere riuscito a girare Le crociate con Arnold Schwarzenegger. Era un progetto leggero e divertente come Atto di forza, ma trattava anche temi scottanti come la pedofilia”.

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