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"Tutta la conoscenza del mondo"

"Tutta la conoscenza del mondo"

Berlino

14.02.2001 - Autore: Beatrice Rutiloni
Una periferia romana. Graffiti sulle mura. Marco (Bonini) è un musicista un po sfortunato. Lincontro casuale con Claudio (Guain), handicappato in sedia a rotelle, sarà determinante. Alla stazione il ragazzo chiede alluomo qual è il binario dove passerà il prossimo treno. Anche Claudio deve prendere lo stesso treno. Dallaltoparlante rotto provengono indicazioni incomprensibili, ma i due si rendono conto che il treno sta per passare sul binario di fronte. Marco spinge la carrozzella di Claudio attraverso le rotaie, e con il treno a pochi metri, una rotella si incastra tra le tavole di legno. Un raggio di luce verde interviene a bloccare il treno e un uomo di luce suggerisce a Marco di sfilare il perno della rotella per liberare la carrozzella. Così i due si salvano. Al Pronto Soccorso Marco racconta laccaduto, ma i medici lo deridono e Claudio nega. La sola parente dellinvalido è Giovanna (Mezzogiorno), una studentessa di filosofia che divide lappartamento con una collega di università, Eleonora (Mazzoni). Malvolentieri luomo è accolto in casa delle ragazze e subito si dà da fare per rendersi utile, dipinge soffitti, pulisce e tiene in ordine la casa e cucina benissimo. Giovanna è infatuata del suo professore di filosofia, il prof. Perotti (Giorgio Albertazzi). Ad una festa di laurea le si presenta loccasione di conquistare luomo, che sembra molto attratto dalle ragazze. Con laiuto di Eleonora, Giovanna riesce a trasformarsi in una fèmme fatale e inizia una relazione di tipo filosofico con il professore. Nel frattempo Marco è diventato una pop star, con il suo gruppo, i Soncino, ma dal giorno del treno è caduto in una profonda crisi mistica e si convince di aver bisogno di una guida spirituale. Le ragazze cominciano a sospettare di Claudio, che tiene sempre chiusa a chiave la sua stanza e si fa arrivare a casa delle strane pubblicazioni sul paranormale. Un giorno si nascondono in casa per spiarlo e vedono che porta dei bambini nella sua stanza. Poi Giovanna riesce ad entrare e scopre un vero e proprio archivio di fatti di cronaca inspiegabili. Claudio la sorprende e le mostra quello di cui lui, con il cantante, sono stati protagonisti. Le chiede di aiutarlo a trovare Al Farid, un maestro spirituale. Lo stesso di cui è alla ricerca Marco. Giovanna parte per un fine settimana con il prof. Perotti, ma sarà vittima di un gioco a sfondo sessuale che luomo architettava da tempo. Fugge e torna a casa, dove trova Marco che cerca Claudio. Mentre parlano, trovano una lettera di Claudio, che è guarito dalla sua malattia e fa il cuoco in unaltra città. Marco incontra un uomo, sempre alla stazione, che lo conduce da Farid, ma prima di diventare suo discepolo deve risolvere un indovinello, dopo dovranno passare tre anni. Dopo molto tempo riesce a trovare la soluzione e torna alla dimora di Farid, e chiede quanto avrebbe dovuto aspettare se non fosse riuscito a risolvere il quesito, lassistente gli risponde che sarebbe entrato subito. Di nuovo compare luomo di luce, che si rivela anche alle ragazze, alla stazione per andare a trovare Claudio, ma forse era solo un effetto ottico.   Il commento La conoscenza del mondo è che non ci sono risposte ai grandi perché. Chi siamo, dove andiamo e da dove veniamo sono interrogativi a cui è perfettamente inutile trovare soluzioni. Il rischio è di consumare tutta la vita allinseguimento della sua ragione, che non esiste. Un tema grosso, quello di Tutta la conoscenza del mondo del giovane Puglielli. Una bella soddisfazione per Eros, che a soli diciannove anni aveva dimostrato appieno il proprio talento con il mediometraggio Dorme, niente di più che un filmino in vhs, in seguito trasferito in 35mm e distribuito la primavera scorsa dalla Lucky Red. In Dorme cera tutta la favola grottesca, la realtà deformante, lo stile, ormai si può dire, tipico di Puglielli : primi piani angolati, una cura certosina delle scenografie sempre importanti, una certa artificiosità artigianale che prende la sua anima dal trash ma la porta molto più avanti. Che ritroviamo perfettamente maturati nel suo primo film ufficiale, ancora spontaneo anche se supportato da effetti speciali di tutto rispetto, curati da Golfieri e dalla romana Proxima, e frutto di un lunghissimo lavoro di postproduzione, intriso di humor nero. Notiamo con piacere che il regista ama dirigere gli attori con tratto originale: tutti hanno quellespressione stupita, quel modo di recitare un po lagnoso che fa veramente ridere. Puglielli è uno che da sempre si discosta dalla realtà, dal quotidiano, prendendo uno specchio deformante per metterlo in faccia alle persone, mai per fargli paura, piuttosto per farle rendere conto di quanto sono buffe. Così in Tutta la conoscenza del mondo la satira verso una società, che dopo aver tentato di trovare il sapere oggettivo con la psicanalisi si butta sulla religione, lesigenza di un credo per riempirsi la vita, è resa attraverso le figure opposte che compongono il film come un puzzle. Il sapere filosofico del prof. Perotti, imboccato di luoghi comuni e verità preconfezionate tipo la verità è ovunque, ma da nessuna parte, e quello mistico della popstar Marco, un mix di citazioni tra Renato Zero, i Kiss, e Star Trek (bagaglio televisivo per forza di età di Puglielli), che canta Robot, Robot e continua ad aspettare un treno spirituale che non arriva mai. Bravi sia Bonini, che ricorda un po Montesano, ma ancora di più la Mezzogiorno, anche per lei ci sentiamo di fare un riferimento comico importante, la Vitti. Callegaro è, come sempre, indimenticabile e irresistibile con quel suo difetto di pronuncia, peccato averlo sfruttato così poco.   In sintesi Il \'mondo\' di Eros è come quello di Alice nel paese delle meraviglie, curioso e fantastico, oltrechè cromaticamente appassionante.