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Torino forever

Si è conclusa sabato la 26° edizione del Torino Film Festival, diretto con successo per il secondo anno da Nanni Moretti. Si è passati dalla grande anteprima di Oliver Stone con il suo "W." alla retrospettiva su Polanski

TorinoFilmFestival

29.11.2008 - Autore: Adriano Ercolani
   

Oltre ai titoli già evidenziati nei nostri precedenti articoli, la seconda parte della rassegna ha proposto ad esempio il durissimo e stilizzato “Hunger” (id., 2008) di Steve McQueen, storia vera del militante dell’I.R.A. Bobby Sands che nei primi anni ’80 dimostrò contro i sistemi di prigionia del governo Thatcher con un prolungato e tragico sciopero della fame. Un film dalla lucidità estetica e narrativa davvero ammirevole, considerato soprattutto il fatto che si tratta di un esordio.

   

Ma la vera forza di Torino, è stata, nella sua miglior tradizione, la capacità di riproporre al suo meglio in sala il grande cinema del passato, attraverso le due retrospettive dedicate a Jean-Pierre Melville e soprattutto Roman Polanski, a cui si è aggiunta anche quella che ha raccontato della rinascita del cinema britannico negli anni ’80. Insomma, una grande ed importante sezione dedicata alla riscoperta dei capolavori di un tempo ancora immortali, testimoni sempre attendibili di come la bellezza e la forza propositiva del cinema, di quello migliore, ha radici ben salde e lontane nel tempo.